VIAREGGIO – Il Distretto Tecnologico Nautica e Portualità ha completato le cariche di vertice con la nomina di Matteo Italo Ratti alla vicepresidenza, in qualità di rappresentante di Confindustria, mentre Lorenzo Cappietti, professore dell’Università di Firenze, è stato nominato coordinatore scientifico in rappresentanza delle università e degli organismi di ricerca del comitato.
La riunione del comitato di indirizzo del Distretto, svolta presso la sede della CCIAA Di Viareggio, inoltre ha affrontato i temi del programma di attività.
Il presidente del Distretto, Andrea Giannecchini, ha commentato: “Questa scelta segna un’altra importante evoluzione del distretto che punta su competenze ed esperienza tecnico-scientifiche per lo sviluppo del comparto nautico e portuale. Il Distretto Nautica e Portualità si conferma come un punto di riferimento per il settore, aggregando aziende, istituzioni e centri di ricerca per favorire l’innovazione e la sostenibilità”.
La nomina va nella direzione del rafforzamento del legame tra ricerca e applicazione industriale, promuovendo soluzioni avanzate per l’efficienza operativa e la transizione ecologica della nautica e dei porti.
Il contributo di Cappietti, in qualità di referente scientifico, favorirà la connessione con le tecnologie innovative e gli asset universitari toscani.
Parallelamente, Ratti già presidente di Marine della Toscana, sarà un punto di riferimento per le aziende del settore, favorendo il dialogo tra industria e innovazione scientifica con particolare riferimento al mondo portualità e marine.
“Sono onorato di assumere questo incarico” – ha dichiarato Ratti – “e di contribuire allo sviluppo di un settore strategico per l’economia e l’innovazione. Il nostro obiettivo è rendere la nautica e la portualità sempre più sostenibili e integrate con le nuove tecnologie”,
“L’obiettivo” – ha specificato Cappietti – “è promuovere la crescita e il rafforzamento della competitività del settore Toscano nel panorama internazionale sviluppando sinergie win – win tra i due soggetti, ricerca e imprese, puntando anche nella condivisione di strutture e infrastrutture tecnologiche”