Moby in trattativa con i fondi – Non presenteranno reclamo avverso al Tribunale

Moby Aki
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MILANO – Il provvedimento che ha respinto l’istanza di fallimento di Moby S.p.A. depositato, il 9 ottobre scorso, dal Tribunale di Milano (sezione fallimentare presieduta da Alida Paluchowski) non avrà proposta di reclamo avverso. E’ quanto si apprende da The Meditelegraph che citando «fonti finanziarie vicine all’operazione» – scrive: «i fondi non procederanno a presentare reclami al decreto».

La vicenda vede protagonisti  i fondi di investimento – Sound Point ed altri fondi speculativi stranieri – che nel 2016 avevano investito 300 milioni di euro nel bond emesso dal gruppo armatoriale per finanziare l’acquisto della compagnia statale Tirrenia. Un bond con scadenza nel 2023 e quotato in Lussemburgo. Tali fondi verso la metà di settembre presentavano al Tribunale di Milano una richiesta di accesso alle procedure concorsuali a carico del Gruppo armatoriale Moby spa, proprietario delle compagnie di navigazione Toremar e Moby Lines. Mettendo pertanto in dubbio la solidità finanziaria dell’armatore e temendone una “insolvenza prospettica“.

Il giudice nel decreto di respingimento dell’istanza fallimentare tuttavia invitava il Gruppo a procedere alla ristrutturazione del debito e, a intraprendere trattative con i fondi detentori del bond.

Venerdì scorso, 18 ottobre, Onorato Armatori informava pertanto dell’inizio del dialogo fra Moby e i bondholders: «La compagnia di navigazione e i fondi» – scriveva in una nota il Gruppo – « hanno promosso un tavolo di lavoro, a seguito dei recenti accadimenti, con l’obiettivo di dare seguito al piano industriale dell’azienda garantendo sia i diritti degli obbligazionisti, sia quelli della compagnia, che continua la sua piena operatività e l’importante opera di rinnovamento e di investimenti previsti dal piano industriale, anche alla luce dei numeri positivi dell’ultima semestrale».

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