Le Top 10 dei container controllano l’87% del mercato globale/ Dati MDS

Maersk
CHESTER – Nel settore delle portacontainer, oltre l’87% della capacità della flotta globale è controllata solo da 10 delle 67 compagnie armatoriali mondiali. Questi i dati statistici di MDS Transmodal, la società britannica di ricerca e consulenza nell’ambito del trasporto e della logistica globale.
 
A guidare la classifica delle top 10 è il colosso danese Maersk Line con una quota stimata di oltre il 21% del mercato globale. Maersk  è seguita al secondo posto da MSC (Mediterranean Shipping Company) di cui è partner nella 2M Alliance. Mentre la francese CMA CGM occupa la terza posizione della classifica. I restanti 7 player sono: Il gruppo tedesco Hapag-Lloyd, COSCO, Evergreen, OOCL, MOL, Yang Ming e NYK.
 
Queste 10 compagnie negli ultimi quattro anni hanno avuto un trend di crescita, passando da una capacità di circa 55 milioni di TEU nel 2013, a 86,7 milioni di TEU nel 2017. La crescita è stata determinata principalmente dal consolidamento raggiunto attraverso processi di fusione e acquisizione.
 
Le fusioni e acquisizioni annunciate  per il 2018 sono: Orient Overseas Container Line (OOCL) entrerà a far parte di China Ocean Shipping Company (COSCO) a partire da quest’anno, con questa operazione il Gruppo cinese COSCO avrà il controllo del 12% delle linee globali.
 
Nell’aprile 2018 le compagnie, divisione container, Nippon Yusen Kabushiki Kaisha (NYK), Mitsui O.S.K. Lines (MOL) e Kawasaki Kisen Kaisha (linea K) saranno interessate da un’operazione di fusione dando vita alla joint venture denominata Ocean Network Express (ONE). MDS stima che la loro capacità di trasporto marittimo globale sarà  dell’8,7%.
 
Rotte e Alleanze
Sulle principali tre rotte mondiali est/ovest, il mercato è dominato dalle tre alleanze: Ocean Alliance, 2M Alliance e The Alliance.
Sulle rotte Asia-Europa, le linee che non fanno parte delle alleanze rappresentano solo l’1% della capacità totale esistente, mentre sulle rotte Transpacifica e Transatlantica rappresentano rispettivamente l’11% e il 17%, sempre secondo i dati di MDS.
 
Tuttavia conclude MDS, si stanno verificando delle situazioni per cui sulle singole rotte, le fusioni e le acquisizioni tra le grandi compagnie armatoriali potrebbero indirettamente offrire opportunità ai piccoli player. Ad esempio, le rigide condizioni imposte dalle autorità di regolamentazione sulle operazioni di Maersk, dopo l’acquisizione di Hamburg Süd, hanno offerto la possibilità a una piccola linea, come in questo caso la Pacific International Lines (PIL), di lanciare un servizio tra l’Asia e il Sud America. Sebbene la durata di questo tipo di servizi sia tutt’altro che certa in quanto soggetta all’istabilità dei noli.
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