INTERVISTA/ Sisto (Confitarma): «Sostenibilità flotte, abbiamo fatto tanto ma occorre essere aiutati»

Luca Sisto

Video intervista a Luca Sisto, direttore generale Confitarma, a LetExpo – Armatori e sostenibilità: «Abbiamo fatto tanto, ma il settore è da aiutare perchè è un settore hard to abate» – «Perchè non si fanno i rigassificatori in Italia? – Oggi purtroppo ci rendiamo conto cosa significa non programmare una politica energetica».

Lucia Nappi

VERONA – Le considerazioni del direttore generale Confitarma, Luca Sisto, durante LetExpo. Presente in fiera come relatore, insieme al presidente della Confederazione italiana armatori Mario Mattioli, nei convegni andati in scena sui palchi della manifestazione, ma anche con uno stand che la Confitarma ha allestito nel padiglione dedicato ai porti, difronte ad Assoporti e alle tante Autorità di Sistema portuale.

Sisto ha affrontato, per i microfoni di Corriere marittimo, alcuni dei tanti temi emersi nei convegni, svolti durante le giornate di LetExpo.

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Entrando nel merito della Fiera, il direttore di Confitarma dice: «Una grande impressione, sono contento di essere qui come Confitarma, insieme a Noli Mazza e Diana Gentili» – (ndr. rispettivamente: capo servizio Comunicazione Studi e  Servizio Politica dei Trasporti di Confitarma)  – «abbiamo uno stand bellissimo, abbiamo investito in questa fiera, nei tanti contatti e molti sono gli spunti interessanti nei convegni. E’ bellissimo presentare il nostro mondo e imparare molto dai talk, davvero di grande livello».

Al centro delle discussioni: i temi di energia e sostenibilità.

«Transizione ecologica, è un percorso, una rotta, c’è un inizio, una tratta e speriamo un arrivo. Mi piace sottolineare che noi abbiamo già fatto molto, siamo già il settore più sostenibile, nel decennio 2008-2018 abbiamo trasportato il 40% in più di merci, inquinando ben di meno. Una efficienza energetica già del 30%. Nuovi investimenti: propulsione a Lng, scrubber, nuovi prodotti, nuovi scafi, batterie al litio, green port, zero emissioni. Abbiamo fatto tanto, ma il settore è da aiutare perchè è un settore hard to abate, dove le emissioni di CO2 sono difficili da abbattere».

Il ministro Giovannini, nel suo intervento, ha parlato di riprogrammazione del PNRR per rivedere i temi di logistica, porti ed energia.

«Per l’energia e le navi Confitarma 20 anni fa lanciò un grido d’allarme; perchè non si fanno i rigassificatori in Italia? La Spagna gli sta facendo, i Paesi vicini gli stanno facendo, e noi no. Una potenzialità di prendere il prodotto da altri luoghi. un gasdotto si apre e si chiude. Oggi purtroppo ci rendiamo conto cosa significa non programmare una politica energetica. Sono sicuro che qualcosa di più si potrà fare nei prossimi mesi, ma dobbiamo farlo, perchè l’energia è fondamentale per noi, le navi portano il petrolio e possono portare percentuali più importanti di gas».

Sinergia del cluster, in queste giornate di LetExpo c’è una forte sinergia tra le categorie di logistica, trasporti terrestri – marittimi – intermodali, porti. Lo si è detto dai palchi nei talk.

«Insieme si va più lontani, come dice il presidente Mattioli, le divisioni non fanno bene al cluster, essere qui vicino ai porti italiani mi fa pensare che un porto senza navi non è un porto, il nostro stand è volutamente vicino a quello dei porti. Siamo un tutt’uno nel cluster marittimo portuale, ma a volte ci differenziamo. La sinergia è anche pubblico-privato, tema emerso nei talk. Il privato è importante è industria, sfida, investe. Al pubblico spetta la regolazione, bisogna dare slancio al privato italiano, alla nostra industria che è straordinaria».

Negli ultimi due anni lo shipping al centro dell’attenzione anche della stampa generalista e dei  giornalisti di richiamo mediatico. Il pubblico si è accorto  dell’importanza del settore.

«Ho notato, Alis ha fatto molto sotto questo punto di vista. Anche i giornalisti generalisti o di grande impatto mediatico si stanno occupando del nostro mondo. Abbiamo seminato molto in questi anni, veniamo da cento anni silenziosi, come Confitarma, ma negli ultimi ultimi venti anni abbiamo parlato. Abbiamo detto al Paese che è importante e strategico avere una flotta nazionale, abbiamo iniziato a pubblicare e investire sulla formazione e sui giovani. Venerdì 25 marzo, a Roma, terremo il convegno “ROMARE” che si occupa di shipping con David Parenzo, un altro giornalista generalista ma molto attento ai nostri temi.
E’ bello avere giornalisti di settore con cui parlare di questioni tecniche, ma è bello anche cercare di aggredire il pubblico che non conosce il mare per sfondare questa “sea Blindness”, questa cecità del mare di cui il nostro Paese, che è immerso nel mare, è stranamente affetto».

Comunicare i temi di business e sostenibilità, è un binomio possibile?

«E’ possibile, è una sfida, una necessità ineluttabile, ineludibile come dice il ministro Giovannini. La sostenibilità è ormai la cifra di tutte le attività produttive dell’uomo, con attenzione alla sostenibilità economica, ambiente per economia-vita-lavoro.
Anche il lavoro femminile, domani Barbara Visentini, consigliera Confitarma sarà nel talk per parlare delle nuovi professioni femminili, importantissime».

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