Nonostante le ingenti ricerche, rimangono al momento dispersi i quattro membri dell’equipaggio della Maersk Honam, la nave portacontainer sulla quale, martedì 6 marzo, è scoppiato il grave incendio al largo del Golfo di Oman. Queste le dichiarazioni che arrivano dal Gruppo Maersk.
“Mentre le operazioni di ricerca continuano, le speranze di trovare i nostri colleghi dispersi, stanno svanendo. Siamo in contatto con le loro famiglie e sono consapevoli che con il passare delle ore diminuisce la probabilità di trovare i propri cari ancora in vita. I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno a loro “, ha affermato Søren Toft, direttore operativo del Gruppo di A.P. Moller – Maersk.
I quattro marinai mancanti all’appello sono due filippini, un sudafricano e un indiano. Intanto ieri è giunta notizia del decesso di uno dei marinai tratti in salvo ed evacuati a bordo della nave ALS Ceres, l’uomo non ce l’ha fatta a causa delle gravi lesioni subite in seguito all’incendio.
Inoltre altri due membri dell’equipaggio, un thailandese e un filippino, a causa del peggioramento delle loro condizioni sono stati trasferiti dalla ALS Ceres e consegnati alla guardia costiera indiana di Trivandrum per ricevere un’assistenza medica. Sono stati accompagnati da alcuni colleghi indiani, anch’essi tra i superstiti, perché possano aiutarli con la lingua locale.
I restanti 19 membri dell’equipaggio a bordo della ALS Ceres sono diretti a Cochin, nel sud-ovest dell’India, dove è stata organizzata un’unità di crisi con medici e psicologi per far fronte alla situazione.
“Stiamo facendo del nostro meglio per prenderci cura e seguire da vicino le condizioni di tutti i colleghi evacuati. Inoltre, abbiamo un contatto continuo con i loro parenti”, ha dichiarato Søren Toft. Maersk Line pertanto informa che continuerà a fornire aggiornamenti sulla situazione.