Assarmatori, De Micheli: «Risorse per porti e armatori nei primi 3 anni»

Messina DeMicheli

PNRR finanziamenti del Recovery fund destinati al settore marittimo- Risponde la ministra al MIT, Paola De Micheli intervenuta all’Annual meeting di Assarmatori:  «Non ci sono motivi perchè ci siano ritocchi verso il basso»- «ma ci auguriamo che, se ci saranno dei ritocchi, questi siano verso l’alto».

Lucia Nappi

ROMA – «Abbiamo 3 mesi in cui si completa il processo di approvazione delle nostre proposte in Italia e in Europa. Poi abbiamo 3 anni nei quali riteniamo di poter mettere a terra, sostanzialmente, la stragrande maggioranza di queste risorse. Per le norme del Recovery è possibile completare i cantieri e la fase di spesa già nei 3 anni successivi, quindi tra il 2023 e il 2026».

Con queste parole la ministra Paola De Micheli è intervenuta stamani all‘Annual meeting di Assarmatori, facendo chiarezza sulle tempistiche e   sulle risorse destinate al settore marittimo, contenute nel PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) ovvero i 209 miliardi di euro che nell’ambito del Recovery fund spettano all’Italia. Settore quello marittimo definito “strategico per il rilancio dell’economia” ha ricordato la ministra – «Dentro al PNRR abbiamo previsto una serie di misure che compatibilmente con i tempi europei, con lo sblocco dei veti che alcuni paesi stanno ponendo rispetto alla risorsa, riteniamo di avere gli strumenti per far calare a terra le risorse nei primi 3 anni. Abbiamo fornito al MISE un cronoprogramma che riguarda tutte le nostre proposte». 

Le risorse per il settore marittimo:
500 milioni di euro per il rinnovo delle flotte addette al collegamento con le isole minori;
1,5 miliardi di euro per il rinnovo della flotta traghetti impegnata sui collegamenti coon le isole maggiori e le ADM;
1,050 miliardi per lo sviluppo del cold-ironing nei porti italiani;
3 miliardi per lo sviluppo della mobilità a idrogeno;

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«Il finanziamento si riferisce ad interventi sia per le infrastrutture e quindi anche ai porti, che per interventi diretti alle imprese» – ha specificato De Micheli – «come per il rinnovo delle flotte e per  arrivare a una maggiore sistenibilità del settore».

E riguardo alle cifre destinate al settore marittimo ci saranno dei possibili ritocchi? domanda alla quale De Micheli con chiarezza dice: «Non ci sono motivi perchè ci siano ritocchi verso il basso»- «ma ci auguriamo che, se ci saranno dei ritocchi, questi siano verso l’alto».

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