Fabrizio Vettosi, a.d. VSL Club SpA, interviene a Napoli al convegno “Shipping 4.0” – «Il fondo complementare alloca il 70% delle risorse previste sul tema accessibilità e capacità porti (2,8 miliardi di euro) nei primi due anni. Significa che renderemo i porti più capaci, piu accessibili e più congestionati».
Lucia Nappi
NAPOLI – «In Italia la politica manca totalmente di competenza in materia logistica. Nei Paesi evoluti a livello logistico – Germania, Olanda, Belgio – è la politica che insegue la logistica, da noi è la logistica che insegue la politica. Negli altri Paesi qualunque governo si succeda, analizza quanto fatto dal governo precedente per cercare di migliorarlo. In Italia non è così, diciamo sempre che abbiamo cattive leggi per farne nuove e lasciamo opere a metà».
Non fa sconti a nessuno Fabrizio Vettosi, managing director VSL Club SpA Investment & Advisory, intervenuto stamani a Napoli nell’ambito del convegno “Shipping 4.0” nella sessione dedicata alla logisttica e al lavoro. Un intervento al vetriolo nel quale mette in fila «un PNRR scritto nella più totale incompetenza in materia logistica», un Paese che da sempre ha «allocato male budget pubblici» e affetto da «incapacità a spendere bene le risorse». In ultimo poi riguardo alla Diga Foranea di Genova, fiore all’occhiello della progettuaità genovese, Vettosi commenta «un’opera che potrebbe anche servire»– ma il problema sono i tempi di realizzazione del PNRR.
La mancanza della cultura della logistica
Spiega l’amministratore delegato di VSL Club che la politica, a causa di questa incompetenza in materia logistica, fino ad oggi ha prodotto «una visione settoriale non comprehensive» e «una scarsa coerenza negli atti di gestione»- «Tale da generare inefficienza e budget allocati male a livello pubblico». «Il PNRR ne è un riflesso» – rimarca – «è scritto da incompetenti totali di logistica, da chi non conosce le modalità di trasporto tale da indurre ad una visione settoriale non comprehensive e scarsa coerenza negli atti di gestione. Aspetti che generano inefficienza e budget allocati male a livello pubblico».
E ancora citando Zeno D’Agostino: «In Italia manca il software, mentre abbiamo l’hardware, ovvero non mancano le risorse finanziarie, queste le abbiamo ben prima del PNRR, un esempio è “Connettere l’Itaia” del 2014 con 42 miliardi di euro stanziati. Ma i fondi li utilizziamo malissimo» commenta.
Diga Foranea di Genova
E ancora «Nel PNRR la missione 2 prevede 24,7 miliardi stanziati, ma sono risorse allocate malissimo, compreso il Fondo Complementare che alloca il 20% delle risorse nella Diga Foranea di Genova – «un’opera che serve quasi a niente» – poi si corregge – «anzi un’opera che potrebbe anche servire» – spiegando che il problema è nei tempi di realizzazione del PNRR: «Il fondo complementare alloca il 70% delle risorse previste sul tema accessibilità e capacità porti (2,8 miliardi di euro) nei primi due anni. Significa che renderemo i porti più capaci, piu accessibili e più congestionati, così i noli aumenteranno per i prossimi cinque anni. Non è un cosa logica per chi capisce di logistica, si dovrebbe partire, al contrario, da decongestionare l’inland e fare uscire le merci dai porti».