Sistema portuale di Spezia e Marina di Carrara approvata la Pianificazione Strategica

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LA SPEZIA – Il Documento di Pianificazione Strategica di Sistema del Mar Ligure Orientale è stato approvato in Giunta regionale, al termine di un iter approvativo durato quasi 18 mesi, si tratta del primo DPSS approvato in Italia da quando esso è stato introdotto con il correttivo del 2017 alla legge nazionale di riforma della portualità del 2016. Il DPSS insieme ai Piani regolatori dei singoli porti di La Spezia e di Marina di Carrara, costituisce il Piano Regolatore di Sistema Portuale. Lo fa sapere l’Autorità di Sistema del Mar Ligure Orientale –  “L’iter di approvazione non era stato, pertanto, mai esplorato nei suoi dettagli e ciò, unitamente alla crisi epidemiologica attuale, ha aggiunto ulteriori elementi di difficoltà. Una pianificazione per la quale anno espresso parere oltre al Consiglio Regionale ed alla Giunta della Regione, anche i Consigli Comunali di La Spezia, Marina di Carrara, Portovenere e Lerici, il Comitato di Gestione della AdSP, il Consiglio Regionale e la Giunta della Regione Toscana, la Conferenza dei Presidenti presso il Ministero delle Infrastrutture ed il ministero stesso”.

Nella fase di redazione l’AdSP ha acquisito le osservazioni, pur non previste dalla legge, degli stakeholders dei due porti; tra gli altri, oltre alle Pubbliche Amministrazioni interessate, le organizzazioni sindacali, gli operatori portuali, le associazioni ambientaliste, al fine di considerare ogni aspetto nella più ampia prospettiva possibile.

Il caso della AdSP del Mar Ligure Orientale, è particolarmente complesso, trattandosi di un Ente i cui porti si trovano in due Regioni, ciascuna delle quali dotata di propria legge regionale sulla portualità, e di quattro comuni competenti ad esprimere il proprio parere, tre in Liguria ed uno in Toscana.

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La presidente dell’AdSP, Carla Roncallo e il segretario generale, Francesco Di Sarcina,  nel commentare il risultato raggiunto spiegano che la pianificazione è l’unico approccio lungimirante in grado di dare  prospettive di crescita lungimirante ai porti, nel medio e lungo termine – “Non abbiamo cercato percorsi semplificati ma di minore efficacia, che pure la legge prevede, ma abbiamo da subito seguito la via principale, puntando al risultato oggi raggiunto, sicché vogliamo manifestare la nostra soddisfazione per esserci riusciti e l’orgoglio di averlo fatto per primi, pur essendo il nostro un caso di rara complessità sul piano burocratico ed in vigenza di una norma ancora troppo complicata e meritevole di semplificazione”. Il documento, sottolinea l’Authority, è stato prodotto “in casa, senza costi di denaro pubblico per incarichi esterni” con l’utilizzo delle competenze del personale dell’ente, particolarmente quello tecnico.

Il prossimo traguardo sarà l’aggiornamento del piano regolatore portuale di Marina di Carrara, risalente agli anni ’80, mentre quello della Spezia potrà essere aggiornato in una fase successiva.

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