Propeller Livorno: Porto – città convivenza difficile, non priva di conflitti superabili con il dialogo

Propeller Livorno

“Le Autorità portuali sono sottoposte a forti pressioni non solo per le richieste degli stakeholder, ma anche per le richieste della comunità marittima sui temi di sostenibilità ambientale, per il miglioramento della qualità della vita” – Propeller Club Port of Leghorn –

Lucia Nappi

LIVORNO – Il tema della convivenza tra porto e città è diventato sempre più centrale per le prospettive future di sviluppo economico, ambientale e sociale sia dei porti che delle città che gli ospitano. Convivenza talvolta difficile e in grado di generale conflitti sociali ed economici, ma che individua nel dialogo tra i soggetti, ciascuno per il proprio ruolo e funzione, lo strumento fondamentale per uno sviluppo sostenibile di lungo termine e non conflittuale.

E’ questo il tema affrontato a Livorno, in Fortezza Vecchia, per la presentazione del volume “Dialoghi tra porto e città nell’epoca della globalizzazione – Per un approccio multidisciplinare alle sfide della portualità” – Incontro promosso dal Propeller Club Port of Leghorn, guidato da Maria Gloria Giani, in collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, IRSS- CNR, Fondazione Aldo Della Rocca e Ministero della Cultura.

A presentare il volume le tre curatrici: Barbara Bonciani, sociologa, assessora al porto e integrazione città-porto Comune di Livorno, Luisa Bordato, architetto, responsabile Centro Studi Confcommercio Treviso ed Eleonora Giovene di Girasole, architetto, ricercatrice CNR – IRISS.

La Tavola Rotonda ha visto la partecipazione del governatore della Toscana, Eugenio Giani, i rappresentanti delle istituzioni: il sindaco di Livorno Luca Salvetti, i presidenti delle Autorità di Sistema Portuale: Luciano Guerrieri (Mar Tirreno Settentrionale) e Mario Sommariva (Mar Ligure Orientale: Marina di Carrara e La Spezia).
Dibattito concluso da Massimo Clemente, direttore scientifico IRISS (Istituto di Ricerca su Innovazione e Servizi per lo Sviluppo) del CNR e, moderato da Lucia Nappi direttore Corriere marittimo.

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Presente numeroso pubblico composto dalle autorità tra le quali il comandante dell’Accademia Navale, ammiraglio di divisione Flavio Biaggi, il prefetto Paolo D’Attilio, il comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Livorno colonnello Massimiliano Sole,  il comandante provinciale Guardia di Finanza, il colonnello Gaetano Cutarelli, il rappresentante dell’autorità marittima comandante Giovanni Scattola, i rappresentanti del cluster marittimo – portuale, delle imprese, dei rappresentanti del lavoro portuale, del mondo accademico e della ricerca insieme agli amici del Propeller livornese e monsignor Simone Giusti vescovo di Livorno.

“Fondamentale il ruolo delle istituzioni portuali per guidare tale processo di sviluppo sociale, economico ed ambientale di porto e città, attraverso la gestione di nuovi strumenti di management e di governance per mediare le conflittualità degli interessi economici e sociali in gioco”-  ha spiegato Bonciani nell’aprire il dibattito “In questa visione le Autorità portuali sono sottoposte, sempre più, a forti pressioni non solo per le richieste degli stakeholder, ma anche per le richieste della comunità marittima sui temi di sostenibilità ambientale, per il miglioramento della qualità della vita”  – ha detto – “Una dialettica fra le richieste degli armatori verso il contenimento dei costi e quelle dei bisogni dei cittadini che trova sintesi in un confronto costruttivo tra le parti”.

Giovene di Girasole ha interpretato il porto come infrastruttura culturale e creativa: “Nella città portuale l’identità e la forma urbana erano strettamente connesse al porto e al suo ruolo territoriale. Una simbiosi che nel corso del tempo si è interrotta con sempre maggiori divisioni”- “Per garantire lo sviluppo sostenibile delle città portuali è necessario adottare soluzioni innovative e integrate che tengano di conto gli aspetti economici, sociali e ambientali di questi luoghi”. Di qui l’analisi dei casi studio dei porti europei – Barcellona, Napoli, Rotterdam – mostrano come “le aree di intermediazione” e di confine e tra la città e il porto possono diventare luoghi di contaminazione culturale, creativa ed economica. Luoghi dove si possono svolgere eventi culturali, pianificare servizi di sviluppo e luoghi per l’industria e le start-up dell’innovazione.

Bordato nel capitolo – “Collaborazione tra porti e città e nuovi modelli di dialogo. Da un passato incerto a un futuropossibile con i “Nodi Avanzati” – ha fornito un quadro degli aspetti che caratterizzano l’evoluzione delle città portuali e la complessa relazione città-porto, evidenziando come strategia la collaborazione di diversi soggetti coinvolti. In questo contesto ha presentato lo strumento dei Nodi Avanzati di RETE, Associazione internazionale per la Collaborazione tra Porti e Città, strumento operativo per lo sviluppo, l’attivazione e il mantenimento del dialogo e della collaborazione città -porto, al fine di una maggiore competitività della tutela ambientale, del miglioramento della qualità della vita dei cittadini e dell’immagine a livello locale internazionale della città portuale.

Il volume come approccio multidisciplinare è composto da contributi di diversi studiosi del mondo accademico e della ricerca: architetti, urbanisti, sociologi, ingegneri di biorobotica, come il professor Paolo Dario (Università Sant’Anna di Pisa). Il libro è completato dalle interviste realizzate con alcuni degli attori primari del cluster portuale e logistico, tra tutti i presidenti delle AdSP: Zeno D’Agostino (Trieste e Monfalcone) Pino Musolino (Civitavecchia) e Mario Sommariva (Spezia e Marina di carrara). Inoltre le interviste ai rappresentanti del mondo delle imprese e associativo del cluster marittimo-logistica, tra i quali: Ivano Russo direttore generale di Confetra, Marcello Di Caterina direttore generale di ALIS e Laura Cimaglia vice presidente di Medcruise.

Il sindaco Salvetti ha fatto una mappatura del lavoro svolto dal Comune di Livorno in tema di dialogo città – porto, dall’insediamento della propria amministrazione ad oggi. Dalla nomina dell’assessore alla relazione-città porto, al Blue Agreement, all’istituzione dei Tavoli tematici con gli stakeholder, pertanto attivando strumenti governace allargata e pianificazione condivisa.

Il presidente della regionale Giani è intervenuto completando il tema della relazione città porto con un excursus storico-culturale delle città portuali e delle loro relazioni economiche e territoriali con le altre comunità dell’entroterra toscano. Il governatore ha tenuto a precisare sulla ripresa di vitalità del porto di Livorno elogiando il presidente dell’Autorità portuale, Guerrieri, per la capacità di sprint che ha saputo imprimere al porto e alla progettualità in atto, dalla Darsena Europa alle infrastrutture logistiche ad essa collegate.

Il presidente Guerrieri è entrato nel merito degli strumenti di governance allargata di cui il progetto Pharma Valley, insediamento dell’hub farmaceutico nazionale annunciato la scorsa settimana, è un esempio di sinergia pubblico-privato che impatterà positivamente non solo sulle attività del porto ed interporto Vespucci, ma anche sull’indotto e sul territorio locale e regionale.

 

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