CAGLIARI – Non c’è stata alcuna violazione, da parte dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, nella procedura di gara per l’affidamento dei servizi ai passeggeri nel porto di Olbia – Isola Bianca. Lo ha deciso il TAR Sardegna, con sentenza che rigetta l’impignazione di Sinergest contro il bando di gara sui servizi ai passeggeri nel porto di Olbia.
È un riconoscimento di corretta operatività su tutti i fronti, quello stabilito dalla sentenza del TAR Sardegna, pubblicata nella serata di giovedì scorso, con la quale è stata respinta l’impugnazione, da parte della Sinergest Spa, del bando di gara per l’affidamento dei servizi ai passeggeri nel porto di Olbia e condannata la stessa al pagamento delle spese legali.
Nel merito, il Tribunale Amministrativo Regionale, dopo aver rigettato, il 3 giugno scorso, una prima istanza cautelare depositata da Sinergest per la sospensione della gara d’appalto – ritenuta non conveniente per la presentazione della propria offerta – ha evidenziato, con l’udienza del 12 novembre scorso, anche la totale inammissibilità dell’impugnativa proposta e l’infondatezza delle censure formulate dalla società contro la procedura.
Come riportato nella sentenza, infatti, “per regola generale, soltanto chi ha partecipato alla gara è legittimato ad impugnare l’esito della medesima” e “nella fattispecie in esame non viene in rilievo alcun impedimento certo e attuale alla partecipazione alla gara della società ricorrente”.
Aspetto, questo, rafforzato dal fatto che, “per tutti i lotti si sono avute diverse offerte da parte di imprese di settore che, all’esito delle operazioni di valutazione da parte della stazione appaltante, stanno conducendo alla loro progressiva aggiudicazione”.
Quindi, secondo il TAR, “non era, pertanto, impossibile per la concorrente, che tra l’altro ben conosceva il contenuto del servizio da affidare per averlo svolto per decenni, effettuare preventivamente un calcolo di convenienza economica e valutare, tenendo conto dei costi per l’espletamento della commessa, l’effettiva remuneratività del servizio oggetto di affidamento già in sede di predisposizione dell’offerta”.
Respinte, inoltre, anche le motivazioni addotte dalla ricorrente sulla incertezza relativa ai flussi di traffico e su un possibile un aggravio di costi sul servizio derivante da attività legate al contenimento del contagio da Covid-19.
“Ancora una volta, il Tribunale Amministrativo Regionale, con una sentenza molto chiara e articolata, ha riconosciuto il corretto operato del nostro Ente – spiega Massimo Deiana, presidente dell’AdSP del Mare di Sardegna – Abbiamo apprezzato anche l’approfondimento nel merito, che ha sgomberato il campo da ogni eventuale dubbio sulla correttezza della procedura e asseverato l’ equilibrio e la massima trasparenza dell’Ente in una procedura così complessa. Tengo a ricordare, che la stessa è stata gestita dagli uffici con la consueta serietà in pieno periodo di lockdown, garantendo, con i risultati ottenuti, la continuità del servizio, la stabilità lavorativa per i dipendenti della società uscente e, aspetto non secondario, grazie ai ribassi a base d’asta, un notevole risparmio di risorse pubbliche sui costi di gestione che allineano la spesa attuale alle previsioni riportate nella call internazionale per la finanza di progetto su concessione della Stazione Marittima, spazi scoperti e gestione dei servizi ai passeggeri”.