LIVORNO – Durante la notte tra sabato 6 novembre e domenica 7 il Centro Controllo Area Pesca, della Guardia Costiera di Livorno, Direzione Marittima della Toscana, ha intercettato un peschereccio nei pressi dell’Isola di Montecristo che per diverse ore fino all’alba, ha bucato il sistema di identificazione automatica (AIS) rendendosi invisibile ai controlli dell’Autorità marittima. Al pechereccio di San Benedetto del Tronto, che opera da diverso tempo nel porto di Santo Stefano (Grosseto) l’Autorità marittima ha contestato la mancata trasmissione dei dati telematici relativi alla navigazione, tale che è scattata una sanzione di oltre 2mila euro nei confronti del comandante.
Un’altra operazione della Guardia Costiera di Livorno, ha visto cadere nella rete delle “catture illegali” una barca da pesca professionale iscritta nel Circondario di Livorno, per avere effettuato una cattura di pesce spada utilizzando una rete da posta a tremaglio, in violazione delle normativa europea che ne vieta l’utilizzo per la cattura dello Spada. L’operazione è stata svolta con l’utilizzo della strumentazione telematica che permette l’incrocio dei dati (il cosiddetto cross-check) – La barca, secondo la Guardia Costiera, in numerose occasioni avrebbe anche violato l’obbligo di comunicare l’uscita e l’ingresso dal porto. Il comandante della barca ha pertanto ricevuto diverse sanzioni per un totale di 4666,00 euro, e l’assegnazione di 6 punti al titolo professionale per aver compito queste gravi infrazioni alla licenza di pesca.
L’attività di monitoraggio, di vigilanza e controllo sulla filiera della pesca viene svolta dal personale ispettivo della Direzione Marittima di Livorno, sia in mare, a tutela della risorsa ittica e dell’ambiente marino in generale, sia a terra, per la filiera commerciale, anche a tutela dei consumatori.
