Patto su Parità di genere – Assoporti, un anno dopo, ribadisce il proprio impegno

Rodolfo Giampieri

Assoporti, Associazione dei porti italiani, un anno fa sottoscriveva il Patto per la Parità di Genere. Per celebrare questo importante passo, oggi, l’Associazione ribadisce il proprio impegno.

Roma: L’iniziativa era nata da una richiesta fatta in occasione della giornata internazionale dei diritti della donna nel 2021 da parte del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini. Assoporti con le AdSP si sono subito attivati per l’avvio di un percorso dedicato al lavoro femminile in ambito portuale.
Così nasceva il progetto – Women in Transport – the challenge for Italian Ports – per ribadire l’impegno nella lotta contro le disuguaglianze di genere, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, nonché le priorità dell’Unione Europea e del PNRR. Il Patto per la Parità di Genere, dopo l’adesione della totalità delle AdSP, è stato inviato alle imprese portuali e ai concessionari con la presentazione anche nelle opportune sedi di incontro con il cluster e le parti sociali.

In occasione del suo primo compleanno vorremmo ricordare che lo scopo del Patto è quello di migliorare le condizioni di lavoro femminile, di valorizzare le attività svolte dalla componente in questione e di definire politiche aziendali che coinvolgano tutti i livelli dell’organizzazione. Ciò al fine di sensibilizzare, formare e comunicare con tutte le lavoratrici e i lavoratori per consentire parità di trattamento, pari rappresentanza e la generale promozione di ambienti di lavoro che favoriscano la piena collaborazione per superare le disuguaglianze. Un impegno, quello di superare le disuguaglianze, che l’Associazione vuole portare avanti in quanto si tratta di una parte integrante della modernizzazione complessiva del comparto.

Al riguardo, il presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri, ha dichiarato, “Come abbiamo detto in diverse occasioni, la portualità svolge un servizio essenziale per il Paese. Diventa quindi altrettanto essenziale per questo settore, in profonda trasformazione, essere protagonista anche nella lotta contro le disuguaglianze. L’obiettivo fondamentale è la modernizzazione del Paese, passando attraverso riforme che segneranno il futuro di tutti. I grandi temi affrontati, le notevoli risorse stanziate vanno verso tre grandi direttrici: infrastrutture, info-strutture (digitalizzazione) e sostenibilità non solo ambientale, ma anche economica e sociale. In quest’ottica, sempre di più, con l’innovazione digitale e tecnologica, ci troviamo di fronte anche a nuove professioni nel comparto portuale e nella logistica che sono di altissimo livello, e che si aprono con decisione all’impiego di giovani e alla parità di genere.”

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