Napoli: Stop agli accessi in porto, se non paghi non entri

NAPOLI– Giro di vite del nuovo presidente Pietro Spirito, sui permessi di accesso alle strade interne del porto di Napoli. Spirito con un’ordinanza ha alzato le tariffe per ottenere il lasciapassare di acceso al porto da 25 euro l’anno che si è pagato fino ad oggi agli 800 al netto di IVA, che l’Authority chiede per il 2017. Naturalmente il provvedimento non è rivolto ai lavoratori del porto e neppure chi ha la residenza a Napoli, ma a tutti coloro, quasi 10.000 che ad oggi hanno il permeso di circolare nelle vie interne allo scalo partenopeo per motivi di varia natura, a partire dalle centinaia di tir destinati alle autostrade del mare o che trasportano i container dalle navi alle loro destinazioni in tutta Europa. L’ordinanza mira a decongestionare il traffico interno al porto. Nell’ordinanza su “disciplina dell’accesso, circolazione e sosta dei veicoli nel porto di Napoli”, la prima da quando Spirito si è insediato, si spiega che “in particolare vengono individuate tre categorie di soggetti: i lavoratori e i residenti stabili che mantengono la precedente disciplina; gli enti con saltuarie frequentazioni che pagheranno un corrispettivo pari a euro 145 più IVA; i frequentatori esterni che pagheranno un corrispettivo di euro 800 più IVA”.
“Le disposizione si rendono necessarie – ha spiegato il presidente Spirito – per migliorare la viabilità interna al porto, per razionalizzare gli spazi che sono insufficienti e che devono essere destinati primariamente alle attività portuali. Le risorse derivanti dal pagamento dei corrispettivi degli accessi saranno destinati al miglioramento del sistema di informazioni alla clientela, passeggeri e merci”.

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