Morandi, Professionalità contro la burocrazia – Cluster marittimo: manca unità /INTERVISTA

Andrea Morandi Agenti marittimi
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Parla Andrea Morandi, presidente Associazione agenti marittimi Marche e Abruzzo – La burocrazia il fattore che limita lo sviluppo della portualità: “competenza e professionalità” il punto da cui partire – Necessario un cluster marittimo unito tale per poter incidere maggiormente nell’indirizzare lo Stato sulle esigenze degli operatori .

di Lucia Nappi

ANCONA –La burocrazia il fattore che può limitare lo sviluppo della portualità italiana. Difficile poter avere la soluzione, ma sappiamo che la competenza, la professionalità di noi operatori, agenti marittimi che siamo imprenditori, al pari degli armatori, è un punto da cui partire e lavorare perchè la differenza la fa la competenza”. Queste le parole di Andrea Morandi (video intervista) presidente dell’Associazione degli agenti marittimi di Marche e Abruzzo, intervenuto a margine della Assemblea Nazionale di Federagenti svolta a Portonovo.

Burocrazia e portualità quindi uno dei temi del confronto del cluster marittimo che si è incontrato ad Ancona e alla quale sono intervenuti i giornalisti Gian Antonio Stella e Luca Telese.Il confronto con Stella e Telese è stato molto utile” ha spiegato Morandi – “perchè ci hanno restituito una prospettiva esterna alla nostra categoria, una radiografia di noi stessi. Ci hanno riconosciuto un potenziale molto forte da poter giocare nel dialogo con le istituzionie con il governo per poter trasformare le idee e, il decalogo sblocca mare presentato, portandolo noi avanti in maniera incisiva. Trasformare le idee in realta”.

Del decalogo quali gli aspetti più rilevanti?
“L’aspetto di unità. Il cluster marittimo deve essere unito per affrontare tutti i problemi che limitano lo sviluppo della portualità italiana. Se noi riuscissimo ad unire le varie categorie, se riuscissimo ad unirci sotto un’unica casa comune, in modo tale da essere più incisivi nell’azione sia di sviluppo dei vari progetti in cantiere, ma anche per aiutare lo Stato, il soggetto regolatore, a trovare i giusti strumenti che rispondono alle esigenze degli operatori”.

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