Livorno: Accesso al porto di notte anche per le navi di maggiori dimensioni

Completata l’illuminazione del canale di accesso al porto. Fine delle attese notturne in rada per le navi di maggiori dimensioni- Nuova Ordinanza della Capitaneria per l’accesso notturno.

LIVORNO – Completato l’impianto di illuminazione del canale di accesso al porto di Livorno, attraverso il quale viene assicurata  l’operatività dello scalo anche durante le ore notturne e anche per le navi di maggiori dimensioni (fino a 10 mila Teu)  La realizzazione dei lavori è stata a cura dell’Autorità di Sistema Portuale e mentre la Capitaneria di porto di Livorno ha emanato una nuova ordinanza – la n.178/2018 – che disciplina gli accosti, anche notturni, nello scalo e rivede, in positivo, i limiti di pescaggio esistenti in relazione alle dimensioni delle navi.

“Un’importante novitàscrive in una nota la Capitaneria di porto – “che si traduce in evidenti benefici derivanti dalla sostanziale eliminazione di quei costi rappresentati dalle soste inoperose delle grandi navi finora costrette ad attese notturne in rada o a banchina, rendendo maggiormente produttivo ed attrattivo lo scalo livornese nel rispetto dei necessari standard di sicurezza.
Sicurezza, quindi, ma anche competitività e funzionalità, in continuità con il più ampio processo di crescita e di efficientamento dello scalo portuale e dei suoi traffici.
Un ulteriore passo avanti verso il mantenimento ed il consolidamento delle linee dei traffici mercantili attraverso la valorizzazione dei lavori di dragaggio dei fondali e dell’iniziale allargamento delle sponde dei canali di accesso, interventi questi che, associati alla calmierazione delle tariffe del servizio di rimorchio, tendono a rendere il porto di Livorno uno scalo moderno, concorrenziale, sicuro.

Il futuro del porto di Livorno potrà trovare ulteriore slancio con il completamento degli attesi interventi di realizzazione del c.d. “microtunnel”, tuttora allo studio dell’AdSP; un’opera che una volta compiuta consentirà la navigabilità del canale di accesso per tutta la sua ampiezza di 120 metri, e l’accoglienza di quelle classi di navi di sempre maggiori dimensioni, rispondendo, così, alle esigenze di mercato che le economie di scala associano al gigantismo navale.”

 

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