LetExpo: Porti europei e nazionali, sfide presenti e future

Focus Europa  – I  porti europei e nazionali a confronto nel panel “European Seaport and Shipping” di LetExpo, Logistics Eco Transport, Veronafiere.

Lucia Nappi

VERONA – Porti europei e italiani, lo scenario tra crisi economiche e sviluppo sostenibile. Digitalizzazione, decarbonizzazione, nuovi progetti di connessione immateriale, Autostrade del mare, politiche pubbliche di sostegno e competitività dei porti nazionali.

Questi ed altri i temi affrontati dalla conferenza dal titolo:  “European Seaport and Shipping” sul palco di #LetExpo, introdotta e moderata da Antonio Errigo, vice direttore ALIS. A discuterne i rappresentanti dei porti europei (Valencia, Barcellona e Bilbao, Rotterdam Hanko) e gli esponenti del cluster italiano: Rodolfo Giampieri, presidente di AssopportiCostantino Baldissara, commercial, logistics&operations director Grimaldi GroupEnnio Cascetta, presidente Cluster Tecnologico Nazionale Trasporti e Pino Musolino presidente AdSP Mar Tirreno Centro-Settentrionale.

Hanko
Anders Ahlvik – managing director porto di Hanko – ha richiamato l’attenzione sul ruolo strategico della digitalizzazione. Il porto di Hanko è fulcro dei collegamenti per le industrie finlandesi, nei traffici tra il sud della Finlandia e Germania, Polonia, Belgio, Paesi Bassi, Regno Unito, Russia. La “digitalizzazione è tra gli aspetti strategici principali, ancora prima della sostenibilità” – ha tenuto a precisare Ahlvik –  “La digitalizzazione necessita di importanti investimenti”. Oltre alla gestione  dei flussi di navi, il manager ha sottolineato l’importanza della gestione dei flussi digitali perché  attraverso le analisi dei dati è possibile interpretare quello che avviene all’interno dei porti stessi.
Energie e sostenibilità
Nel Mar Baltico le navi rompighiaccio comportano l’utilizzo di maggiori quantitativi di carburante, con un costo più alto rispetto ad altre realtà portuali che non devono confrontarsi con il ghiaccio, “quindi si impone la necessità di trovare nuove modalità di trasporto per creare una rete sostenibile che colleghi la Finlandia con l’Europa, anche implementando la rete ferroviaria” ha concluso.

Ennio Cascetta – presidente Cluster Tecnologico Nazionale Trasporti – ha parlato della rivoluzione che investe il settore della logistica e dei trasporti – quale settima rivoluzione dei trasporti. Cascetta si è soffermato sul tema degli incentivi rimarcandoo l’importanza del traffico ro-ro per il nostro Paese: “lo Stato intarvenga con incentivi, come marebonus e ferrobonus, per gli armatori e i porti. Ci riempiamo spesso la bocca della parola sostenibilità, ma poi va misurato il quanto” – “Va valutato, molto realisticamente, quali sono i migliori investimenti delle poche risorse pubbliche”.

Rotterdam
Giovanna Franceschini, commercial development Routescanner Port of Rotterdam, ha presentato il progetto Routescanner la mappa digitale che aiuta armatori spedizionieri e caricatori a trovare, confrontare e scegliere la migliore rotta possibile per i container. La sostenibilità è uno dei temi chiave della mappa “nata dalla necessità di trovare diverse tipologie di trasporto al fine di ridurre le emissioni” – ha spiegato- “ma anche per creare nuove opportunità di business” E perché il progetto abbia successo “abbiamo bisogno che tutti gli operatori siano sulla nostra piattaforma”. “stiamo lavorando molto per completarla e crediamo che debba essere accessibile a tutti, ecco perché Routescanner è gratuita”.

Costantino Baldissara, commercial, logistics&operations director Grimaldi Group, è intervenuto sullo scenario economico globale e come le crisi, passate e in atto, abbiano determinato l’arresto nel settore dell’automotive.
Ha inoltre presentato le navi super ecologiche progettate da Grimaldi, 5 nuovi giganti del mare: 220 metri di lunghezza e 38 metri di larghezza, 14 ponti, una capacità di trasporto di 9200 auto e 7 km di camion. “Saranno a batterie o pannelli solari, saranno pronte per le nuove energie del trasporto marittimo, sulla falsariga delle navi eco di nuova generazione già brevettate da Grimaldi che sono più ecocompatibili del 50% rispetto a quelle che andranno a sostituire e del 30% di quelle di nuova generazione.

Valencia
Manuel J. García Navarro head of intelligence business porto di Valencia – è intervenuto sul ruolo strategico delle Autostrade del mare per il porto di Valencia e sugli investimenti sostenuti per favorire lo sviluppo di questi collegamenti tra Spagna e Italia e che rappresentano la maggior parte dei traffici dello scalo. “Se pensiamo alle Isole Baleari e al traffico italiano, queste rappresentano il 50% del traffico di Valencia” – ha specificato Navarro – Dal punto di vista ambientale i collegamenti Spagna – Italia sono effettuati dalla nave EcoValencia – nave green della quinta generazione del Gruppo Grimaldi”

Gli investimenti fatti nel porto di Valencia vedono “12 terminali portuali, primo porto spagnolo per le Autostrade del mare. Di questi terminal, cinque sono gestiti da “Valencia Europa” azienda del Gruppo Grimaldi. Due Autostrade del mare che collegano con alta frequenza Valencia ai porti italiani, le linee sono gestite dal Gruppo Grimaldi.
L’intermodale è un altro aspetto strategico, il porto di Valencia sta investendo nella creazione e nel miglioramento della rete ferroviaria in collaborazione con il ministero dei trasporti “stiamo finanziando una linea che collegherà Valencia-Sagundo-Saragozza. Abbiamo stanziato 15 milioni di euro per la costruzione di una nuova rete ferroviaria”.

Pino Musolino, presidente AdSP Mar Tirreno Centro-Settentrionale, riguardo al porto di Roma ha dichiarato: “Abbiamo dei gap infrastrutturali da risolvere, c’è la necessità di una pianificazione, sono pronti 60 milioni di infrastrutture per collegare i porti con la rete ferroviaria. La Grimaldi Lines è molto efficiente in termini di porti ma non dal punto di vista delle tassazioni, bisognerebbe dare la possibilità di investire di più per essere sostenibili, attraverso per esempio una certificazione verde. Ho paura che in Italia stiamo perdendo tempo, dobbiamo velocizzare e trovare nuove modalità per ricucire i divari e vincere questa sfida”.

Barcellona
Lluis Paris Commercial Manager at Porto di Barcellona è intervenuto parlando degli investimenti fatti sul tema del cold ironing “Un investimento di 69 milioni per collegare le navi alla rete elettrica portuale, durante tutta la sosta non ci sarà nessuna emissione in porto”.
Riguardo agli obiettivi di sviluppo dello scalo, Paris ha sottolineato: “La nostra forza è la grande rete sociale e economica che tuttavia deve continuare a crescere, una rete sviluppata con partner come Grimaldi che ha portato un cambiamento alla mentalità dei clienti. Dobbiamo offrire nuovi servizi allo sviluppo di questa grande rete”.

Bilbao
Amaia Sarasola – marketing&commercial manager porto di Bilbao è intervenuta sugli sviluppi futuri di Bilbao caratterizzato dalla presenza consolidata dell’industria petrolchimica, del petrolio e del gas, ma che vede nel futuro “lo sviluppo di nuove risorse, con un impianto di idrogeno, risorse e energie rinnovabili”.
Sul piano della sostenibilità del trasporto su gomma ha specificato: “ Gli autisti vogliono poter guidare meno e vivere meglio, i porti, gli operatori e le aziende di shipping continuano a lavorare in sinergia in questa direzione per trasformare il modello di business. Le sfide del futuro vedono lo sviluppo di un mix di energie green, lo sviluppo della rete ferroviaria, limitazioni per l’acceso di auto private in porto e il rafforzamento dell’intermodalità con connessioni ferroviarie di ultimo miglio”.

Assoporti
Rodolfo Giampieri, presidente di Assoporti è intervenuto sul tema della competitività dei porti nazionali  “Con il PNRR i porti italiani sono pronti per essere competitivi” – ha spiegato Giampieri – «È importante creare i presupposti perché i soldi che arrivano diventino opere compiute e che aumentino in maniera esponenziale la competitività dei porti. Anche perchè i tre filoni madre del PNRR sono modernità vera, si parla di  infostrutture, infrastrutture e sostenibilità. Su questi tre temi si fonda questo universo. Ora però il problema è semplificare le procedure perché altrimenti questo rimane un sogno e non diventa una realtà, indispensabile per la portualità, per l’Italia portuale e non solo. Ma soprattutto per le imprese che creano centinaia di migliaia di posti di lavoro”.

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