L’economia del mare come motore di sviluppo, i numeri di Livorno e Grosseto nel rapporto CCIAA 2025

Presentato stamani a Livorno, presso gli Hangar creativi il le prospettive della Biennale del mare ‘Blu Livorno’
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LIVORNO – L’economia del mare si conferma un motore di sviluppo importante per le province di Livorno e Grosseto, con un tessuto imprenditoriale dinamico che cresce più del resto dell’economia locale, generando ricchezza e occupazione. E’ quanto emerso dal rrapporto sull’economia del mare 2025 della Camera di Commercio Maremma – Tirreno, illustrato stamani a Livorno nell’ambito dell’iniziativa organizzata in collaborazione da CCIAA e Comune presso gli Hangar Creativi.  Sul palco il sindaco, Luca Salvetti, e il presidente della Camera di Commercio, Riccardo Breda, insieme alla curatrice del rapporto 2025, Raffaella Antonini, economista del Centro Studi CCIAA.

lLa presentazione del rapporto sulla blue economy redatto annualmente dal Centro Studi e Servizi della Camera, è stata l’occasione per approfondire l’esperienza della ‘Biennale del Mare e dell’Acqua – Blu Livorno’, dalla prima edizione del maggio scorso alle prospettive future.

Nel corso dell’incontro, il presidente della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno Riccardo Breda, ha sottolineato l’importanza strategica del settore: “i dati del rapporto del nostro Centro Studi confermano che la blue economy continua a crescere nelle province di Grosseto e Livorno, creando occupazione e spingendo i territori verso la doppia transizione e l’innovazione”. “Come emerso durante la Biennale – ha aggiunto Breda – il mare in tutte le sue accezioni può davvero diventare il fulcro, per tutta la costa toscana, di una crescita che guarda all’industria, al commercio, ai servizi e al turismo, nell’ottica della tutela ambientale e dello sviluppo sostenibile. E’ necessario cogliere tutte le opportunità affinché le filiere blu del nostro tessuto produttivo vengano valorizzate ed investire sulle infrastrutture costiere”.

Il sindaco di Livorno Luca Salvetti ha illustrato l’esperienza e le prospettive future della prima edizione della Biennale del mare. “La visione del futuro della città di Livorno è necessariamente ancorata al tema del mare e dell’acqua con cui ha un legame potente da secoli – ha detto Salvetti – Lo ha dimostrato la prima edizione della Biennale del Mare e dell’Acqua che ha saputo esaltare le bellezze della città immerse nel suo elemento naturale: il mare. I numeri del bilancio finale sono la rappresentazione di un vero e proprio successo sotto tutti i punti di vista. 25 mila le presenze ai circa 200 eventi in programma, comprese le escursioni in mare, nei canali medicei e lungo gli acquedotti leopoldini. 10 mila i visitatori del Villaggio alla Terrazza Mascagni, dei Cantieri Nautici Benetti, dell’Accademia Navale e dei mercati del lungomare. Con questa premessa Livorno città d’acqua può giocare un ruolo da protagonista in Toscana, in Italia e in Europa, quest’ultima infatti ha osservato con grande curiosità, apprezzato e patrocinato la prima edizione della Biennale del Mare e dell’Acqua”.

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La presentazione del rapporto sull’economia blu, curato da Raffaella Antonini economista del Centro Studi della CCIAA, ha illustrato i numeri e i trend di un settore vitale. Nelle province di Livorno e Grosseto la blue economy conta 6.930 imprese (4.444 a Livorno e 2.486 a Grosseto) e dà lavoro a 33.519 addetti (22.952 a Livorno e 10.567 a Grosseto). Nel 2023, queste attività hanno generato un valore aggiunto di quasi 2,5 miliardi di euro. Un trend in crescita: tutti gli indicatori del settore sono positivi e mostrano una crescita superiore a quella registrata dal resto dell’economia. Le imprese blu nell’area Maremma e Tirreno sono aumentate del 2,4%, a fronte di un calo del 2,5% del totale delle imprese locali. Il valore aggiunto blu è cresciuto del 15,3% e l’occupazione dell’8,6%, contro rispettivamente il +5,4% e il -1,9% del totale dell’economia.

Le filiere legate al turismo, come Alloggio e Ristorazione e Attività sportive e ricreative, rappresentano la maggioranza delle imprese (rispettivamente 55,1% e 17,6%). Per quanto riguarda il numero delle imprese, è negativo a livello locale come regionale e nazionale, il trend di crescita della filiera ittica. In termini di valore aggiunto, le filiere più importanti sono la Logistica (movimentazione merci e passeggeri), con 837,2 milioni di euro, e Alloggio e Ristorazione, con 1.081,7 milioni di euro. A Livorno, la Logistica da sola genera quasi il 44% della ricchezza prodotta dalla Blue Economy e impiega un lavoratore su quattro del settore.

Il rapporto evidenzia la forza moltiplicativa dell’economia blu: per ogni euro di valore aggiunto prodotto dall’economia del mare in Toscana, se ne attivano altri 2,1 sul resto dell’economia. Per l’area Maremma-Tirreno, il valore aggiunto complessivo (prodotto e attivato) ammonta a 7,5 miliardi di euro.

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Il rapporto del Centro Studi è disponibile sul sito della CCIAA all’indirizzo: www.lg.camcom.it/servizi/informazione-economica-prezzi/studi-ricerche

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