La nave di rigassificazione Golar Tundra arrivata a Piombino – Ruolo, strategie e tempistiche

Golar Tundra

PIOMBINO – La nave di stoccaggio e rigassificazione (FSRU) Golar Tundra, partita da Singapore 20 giorni fa, dopo avere attraversato l’Oceano indiano e il canale di Suez, è entrata stanotte nel porto di Piombino, dove trainata da quattro rimorchiatori ha attraccato senza alcun intoppo e abbastanza velocemente alla radice del Molo Batteria, anche grazie alle operazioni di coordinamento della Capitaneria di Porto.

Secondo quanto previsto la FSRU resterà tre anni nello scalo toscano, l’infrastruttura è in grado di stoccare 170 mila metri cubi di gas naturale liquefatto e di rigassificare in modo continuo 5 miliardi di metri cubi l’anno. Golar Tundra insieme all’altra nave rigassificatrice Bw Singapore, che sarà collocata a Ravenna, contribuiranno per il 13% del fabbisogno energetico nazionale, rappresentando così le due infrastrutture strategiche per la sicurezza energetica nazionale.

Il Paese sebbene nell’ultimo anno abbia diminuito i consumi, se allo stato attuale interrompesse l’approvvigionamento del gas russo mancherebbe del 7% di gas, pari all’attuale consumo di un mese di gas di tutta la nazione italiana. Negli accordi commerciali avviati dall’Italia con i Paesi fornitori di gas, solo l’Algeria è collegata  tramite gasdotto, per il resto il gas arriverà via nave e dovrà pertanto essere stoccato e rigassificato, da qui la necessità di  infrastruutture idonee.

Tre rigassificatori in funzione:

In questo momento l’Italia dispone di tre rigassificatori in funzione: Livorno, Rovigo e Panigaglia (La Spezia) che  dallo scorso anno stanno lavorando quasi al massimo della loro capacità  (al 90%) – e non potrebbero essere implementati – per questo Piombino assolve ad un ruolo strategico per il rifornimento energetico del Paese.

“A bordo la nave ospiterà un equipaggio a turni di trenta persone. Mentre una condotta lunga otto chilometri ed 800 metri, di cui un chilometro e duecento sotto il braccio di mare, la collegherà al gasdotto nazionale vicino all’Aurelia” – ha dichiarato  il presidente della Regione Toscana e commissario straordinario del Governo per il rigassificatore di Piombino, Eugenio Giani, durante la conferenza stampa svolta nel primo pomeriggio, – “A fine aprile saranno realizzati gli ultimi test e per metà maggio dovrebbe essere commercialmente operativa. Nei quattro serbatoi che si trovano al centro dello scafo potrà contenere circa 170 mila metri cubi di gas natutale liquefatto per volta; ed oggi, come informano i responsabili di Snam, si è chiusa anche la prima asta per mettere in vendita i quarantatré slot, ovvero un ‘pieno’ di gas, per i prossimi venti anni: tre nel porto di Piombino, gli altri off-shore, nell’alto Tirreno o nell’Alto adriatico “dove – spiega Elio Ruggeri, amministratore di Snam Fsru – stiamo valutando più ipotesi e siti ma prima di presentare ufficialmente il nuovo progetto abbiamo la necessità di interloquire sia con le istituzioni locali che con quelle nazionale”. Da qui la richiesta di altri tre mesi di tempo per l’indicazione della destinazione: proroga concessa ed autorizzata dal commissario per il Governo Giani nei giorni scorsi.“.

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Le Compensazioni per il territorio

Ora l’attenzione è concentrata sulle compensazioni per il territorio ha specificato il presidente Giani: “La Toscana sta dando un grande aiuto all’economia del Paese e la Toscana chiede al Governo che per Piombino ci siano giuste compensazioni. Dunque risorse per la bonifica dei siti ex siderurgici della città: ai 40 milioni di euro frutto di un accordo di programma da tempo firmato con lo Stato ne vanno aggiunti almeno altrettanti e il primo atto di buona volontà sarebbe l’approvazione di un emendamento su questo già presentato in Parlamento. Ma le compensazioni che chiediamo e per cui la nave diventa un’opportunità riguardano, tante per citare le più importanti, anche lo sconto in bolletta per imprese e cittadini, investimenti sulle fonti di energia rinnovabili in loco, il sostegno al parco archeologico della Val di Cornia e alla realizzazione della strada, la 398, attesa da tempo per collegare l’Aurelia al porto senza passare dal centro della città”. “Le avevamo discusse con il precedente Governo Draghi – ricorda il presidente della Toscana – e ritengo che il nuovo Governo le confermerà, una volta che ci siederemo attorno ad un tavolo”.

GOLAR TUNDRA

La Golar Tundra, acquisita dal gruppo Snam nel giugno scorso per un corrispettivo di 350 milioni di dollari, può operare sia come nave metaniera per il trasporto del gas naturale liquefatto (LNG) sia come FSRU. La nave, costruita nel 2015, ha una capacità di stoccaggio di circa 170.000 metri cubi di gas naturale liquefatto e una capacità di rigassificazione continua di 5 miliardi di metri cubi l’anno. Ad oggi esistono 48 navi rigassificatrici nel mondo, di cui solo venticinque con una capacità di stoccaggio di gas liquefatto tra 160 e 180 mila metri cubi come la Golar Tundra. In Europa ci sono in fase di studio e sviluppo dieci nuovi progetti di navi rigassificatrici: sei in Germania, uno in Olanda, Estonia e Finlandia, uno in Francia. E per nove su dieci, spiega Snam in una nota, sono stati scelti luoghi lungo la costa, in porti cittadini o a ridosso di località abitate.

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