I marittimi italiani da vaccinare sarebbero circa 30mila, è quanto rilevato dalla mappatura della categoria, effettuata da: Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto, Ministero delle Infrastrutture e della Mobiltà sostenibili e Direzione Generale della prevenzione del Ministero della Salute.
“Una categoria, quella dei lavoratori del mare, che con professionalità e competenza garantisce il trasporto delle persone e delle merci, fornendo un apporto essenziale per il funzionamento dell’economia globale”– ha specificato la Guardia Costiera in una nota.
Grazie all‘azione congiunta della Direzione Generale della prevenzione del Ministero della Salute, che ha richiesto alle Regioni di agevolare l’accesso del personale navigante alla vaccinazione anti-SARS-CoV-2, e del Comando generale delle Capitanerie di porto, che ha attivato i suoi 15 Comandi regionali che hanno a loro volta intrapreso diretti e proficui contatti con gli Assessorati alla Sanità regionali, il personale navigante è stato così introdotto nella “corsia” prioritaria delle vaccinazioni.
L’attività di mappatura ai fini della vaccinazione dei lavoratori marittimi scaturisce dai contenuti di una recente Circolare a firma congiunta del Segretario Generale dell’International Maritime Organization (IMO), dell’International Labour Organization e di altre Organizzazioni delle Nazioni Unite.
La dichiarazione congiunta si propone di sollecitare tutti gli Stati membri a dare priorità al personale navigante nei programmi di vaccinazione COVID-19 nazionali, innanzitutto con la finalità di proteggerlo dalla pandemia in atto ma anche di assicurare loro una libera e sicura circolazione ed un altrettanto libero e sicuro attraversamento delle frontiere quali “Key workers”. Una forma di tutela dei lavoratori del mare, quest’ultima, che rafforza i contenuti di uno specifico protocollo, già pubblicato sul DPCM 2 marzo 2021, adottato per agevolare il raggiungimento di una nave per l’imbarco, nonchè per lo sbarco ai fini del rimpatrio.
L’iniziativa virtuosa, che attesta l’attenzione rivolta ad una categoria di lavoratori strategica come quella dei marittimi, è stata peraltro comunicata dall’Italia all’Organizzazione Marittima Internazionale che l’ha successivamente circolarizzata a tutti gli Stati membri.