Dopo le tensioni di lunedì il porto di Trieste torna quasi alla normalità – Boom di tamponi tra i lavoratori

Porto Trieste

Dopo le tensioni tra polizia e manifestanti di lunedì, il porto di Trieste si sta avviando alla normalità – Nell’ambulatorio medico del porto nuovo boom di richieste di tamponi (200 al giorno).

TRIESTE – Il porto di Trieste sta tornando quasi alla normalità, le operazioni stanno tornano a regime, il traffico stradale scorre già dal primo pomeriggio di ieri, dopo la guerriglia urbana di lunedì che ha visto il blocco per ore delle strade, dell’operatività viaria e dell’accesso allo scalo.  Blocco che è stato gestito dalle forze dell’ordine per motivi di sicurezza” – fa sapere l‘Autorità di Sistema Portuale  –  Si è sciolto pertanto il presidio che per giorni ha visto i No Green pass bloccare l’accesso all’area del Molo Settimo.

Grazie alla riapertura” di martedì mattina 19 ottobre “del varco 4, e al graduale via libera all’accesso dei camion, alle ore 17 di, il numero di mezzi transitati in totale per i gate 1 e 4 era di circa 3500 veicoli, mentre lunedì è stato di 2000 veicoli nel corso delle 24 ore”. 

Specifica inoltre l’ente portuale “il rallentamento delle attività non ha interessato il traffico marittimo e l’operatività interna al porto. Viene pertanto segnalata la presenza di 11  navi all’ormeggio,  come già nel fine stettimana, incluse le petroliere e le navi da crociera, la riapertura ha anche interessato il traffico ferroviario con 5 treni manovrati nella prima mezza giornata di oggi da Adriafer.

Nessuna congestione delle attività al porto di Monfalcone dove le attività proseguono regolarmente.
Cresce esponenzialmente la richiesta di tamponi da parte dei lavoratori presso l’ambulatorio medico del porto nuovo di Trieste, attivato dall’Autorità di Sistema Portuale: dalle 50 richieste di venerdì scorso, si è passati a 200 tamponi effettuati al giorno. Per poter accogliere tutte le domande, si prevede di fare un servizio anche la domenica sera ed estendere l’orario attuale (6-10 e 18-21).

La manifestazione No Green Pass prosegue in città dove, stanotte circa 50 persone hanno dormito in piazza Unità con ripari di fortuna, nell’attesa, stamani, del ritorno dei manifestanti.

Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, è intervenuta in merito alle proteste no Green pass ha respinto l’accusa che la polizia abbia perseguito la cosiddetta “strategia della tensione” – “Nonostante il richiamo del prefetto di Trieste alla palese illegittimità dello sciopero, è stato attivato un presidio al varco 4”, ha detto il ministro sottolineando che “nei momenti di maggiore tensione si è prefigurato il pericolo di degenerazione dell’ordine pubblico ed è stato necessario l’uso di idranti e lacrimogeni”.

Il ministro che come evidenziato da La Repubblica “ha seguito e gestito personalmente l’ordine pubblico sulla piazza triestina.

Trieste scontri

Una situazione di forti tensioni quella di lunedì, come immortalato dalle immagini diffuse via web, che ha visto la protesta bloccare per ore la città e la polizia schierata difronte al gruppo dei manifestanti – Getti d’acqua dagli idranti e lacrimogeni lanciati dalla polizia, mentre qualche sasso rivolto contro gli agenti, con un bilancio totale della giornata che ha visto sei feriti e vari disordini, anche alle urne dove si votava per le elezioni del  sindaco.

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