di Lucia Nappi
ANCONA – Ecco le 10 proposte in lista al decalogo “sblocca mare” presentata dal presidente di Federagenti, Gian Enzo Dici, ad Ancona, dove si sono riuniti gli esponenti di spicco del cluster marittimo nazionale.
1) Nomina di un sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla Pianificazione dello spazio marittimo con e potere di coordinamento sui dipartimenti dei vari ministeri aventi competenze in materia
2) Identificare un numero limitato di porti (3), aeroporti (1) ed interporti (4-5) da disciplinare in via speciale ai fini dell’internazionalizzazione della logistica italiana
3) Attribuire temporaneamente ad una short list di infrastrutture prioritarie per la competitività del sistema Paese le regole del “Decreto Genova”
4) Emanamento del Regolamento Concessioni portuali e omologazione delle Concessioni su base nazionale
5) Creazione di un centro unico presso il MIT per Progettazione opere e gare d’appalto per tutte le Adsl
6) Portare le AdSp fuori dall’elenco ISTAT. (Il controsenso di un soggetto che è a metà tra pubblico e privato)
7) Modifica della legge sui Dragaggi (la necessità di una norma univoca)
8) Agenzia delle Dogane funzionalmente sottoposta al MIT
9) Presenza dei Sindaci e Presidenti Regione in Organi di gestione dei Porti superando la logica degli “Unicorni”
10) Creazione dell’Agenzia centrale per il Registro Internazionale Italiano.
11) Questo punto non viene riportato per scritto nella lista, ma è forse quello più importante è prevede il portare a compimento le opere e i progetti Iniziati