Darsena Europa, gli svizzeri pronti a scendere a Livorno

Darsena Europa

SBB Cargo interessata al servizio di trasporto via treno dei container che arriveranno a Livorno.

Roberto Nappi

LIVONO– Un nuovo messaggio inviato dal mondo dei trasporti è arrivato al presidente dell’Autorità di Sistema Portuale di Livorno e Piombino per la futura Darsena Europa. Questa volta l’interessamento giunge dall’estero ed è la Svizzera a farsi avanti.

Nei giorni scorsi  il presidente Stefano Corsini, rientrato dal riposo forzato, ha ricevuto una richiesta di interessamento dell’amministratore delegato delle Ferrovie Federali Svizzere (FFS), settore cargo, la SBB Cargo, che da oltre dieci anni, con sede a Milano, opera anche in Italia. La richiesta è arrivata durante un incontro che Corsini ha avuto con alcuni personaggi di rilievo del business internazionale: l’ing Alfredo Bacci, già dirigente Fiat responsabile dei mercati sudamericani e cinese, e oggi nel settore delle auto elettriche, Sergio Gao Shuai presidente ASECI – Associazione per lo Sviluppo Economico e Culturale Internazionale –  cinese che vive in Italia da 30 anni e che nei giorni scorsi è stato fra gli accompagnatori del presidente Mattarella nel suo viaggio a Pechino. Inoltre era presente Giampaolo Imbasciati direttore IBV – Institute for Busines Ventures.

Cosa chiede il dirigente svizzero? Qualcosa di veramente importante. Si dichiara disponibile a fornire il servizio di trasporto su treno dei container sbarcati in Darsena Europa e di portarli a destinazione in Italia e nel resto del nostro continente con treni lunghi dai 500 ai 700 metri e con personale svizzero. In pratica offre una forte diminuzione dei tir sulle strade italiane e quindi un sensibile miglioramento della circolazione e dell’inquinamento. Per parlare di tutto questo il dirigente svizzero è pronto a formare, insieme all’Autorità di Sistema Portuale, un Tavolo tecnico per studiare il progetto.

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Mica poco. Anche perché la cargo svizzera, costola della FSS cargo trasporta in Europa 30 milioni di tonnellate di merce all’anno, pari a diecimila corse di camion al giorno, ha oltre tremila dipendenti e offre trasporto diretto con il suo personale. Le sue destinazioni di partenza per gruppi di treni completi in Italia sono: Gallarate, Novara, Milano, Melzo, Trecate, Domodossola e Cava Tigozzi. Sarebbe bello fra qualche anno quando la Maxi Darsena sarà operante potere aggiungere alla lista delle stazioni in cui opera la SBB Cargo anche il porto di Livorno. Un nostro amico, lo storico console dei portuali livornesi Italo Piccini, da quell’altro mondo dove si trova da anni, ci strizzerebbe l’occhio per dirci: “Bel colpo ragazzi“.

Ma la Darsena Europa quando sarà pronta? Un sindaco di Livorno tanti anni fa disse che sarebbe stata operativa nel 2015. Nessuno ci credette e avevano ragione. Però adesso siamo veramente alla fase conclusiva. Intanto fra qualche giorno dovrebbero essere pronti gli studi progettuali dei tecnici incaricati dall’Autorità portuale. E poi c’è quel “quasi ultimatum“ del 30 novembre, che è data in cui si chiuderà la finestra temporale che hanno a disposizione i soggetti privati interessati a presentare una proposta completa di tutti gli elementi a garanzia, come prevede il Codice degli Appalti, dopodiché l’AdSP inserirà l’opera nella programmazione triennale e procederà autonomamente. Ma non è escluso che in caso di nuove richieste la data del 30 novembre potrebbe slittare, qualora si presentasse un altro offerente cinese interessato ad inserire Livorno nella Nuova Via della Seta, chi lo respingerebbe? Per questo il cinese Sergio Gao è venuto a Livorno a parlare con Corsini. A Gao i nostri auguri di buon lavoro.

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