Dal PNRR 9,5 milioni di euro per lo sviluppo logistico e ambientale del porto di Vado Ligure

Finanziamento a fondo perduto per Vado Ligure da parte del ministero dell'Agricoltura per migliorare l'efficienza logistica, aumentare la capacità operativa e favorire il trasporto delle merci su rotaia, riducendo l'uso del trasporto su gomma e conseguentemente l'impatto ambientale.
Vado Ligure

VADO LIGURE – Nuovi fondi pari a 9,5 milioni di euro a fondo perduto destinati al porto di Vado Ligure nell’ambito della misura “Sviluppo logistico per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo” prevista dal PNRR Misura M2C1.
Si tratta di un programma di investimenti, da portare a termine in 24 mesi, che il ministero dell’Agricoltura ha destinato all’AdSP Mar Ligure Occidentale per migliorare l’efficienza logistica e ridurre l’impatto ambientale nel Porto di Vado Ligure 

In particolare gli investimenti – ha spiegato l’AdSp in una nota – interverranno sull’implementazione di nuove tecnologie per il controllo e la gestione del parco ferroviario, l’ottimizzazione dei flussi dei treni in entrata e in uscita dal porto in modo da ridurre al minimo i tempi di sosta dei container reefer a bordo dei convogli senza alimentazione. Ciò permetterà di migliorare l’efficienza logistica, aumentare la capacità operativa e favorire il trasporto delle merci su rotaia, riducendo l’uso del trasporto su gomma e conseguentemente l’impatto ambientale.

Gli interventi finanziati si inseriscono in una più ampia programmazione portuale che include la nuova piattaforma Multipurpose Vado Gateway, il potenziamento del Reefer Terminal, lo sviluppo dell’infrastruttura retroportuale e una serie di investimenti privati come l’ampliamento del silos caffè del Gruppo Pacorini, i nuovi magazzini refrigerati Frigo Genova e il punto logistico di interscambio alimentare V.I.O.

Grazie a questo programma di investimenti, il porto di Vado Ligure implementerà nuove tecnologie per il controllo e la gestione del parco ferroviario, consentendo di ottimizzare la programmazione dei flussi dei treni in entrata e in uscita dal porto in modo da ridurre al minimo i tempi di sosta dei container reefer a bordo dei convogli senza alimentazione. Ciò permetterà di migliorare l’efficienza logistica, aumentare la capacità operativa e favorire il trasporto delle merci su rotaia, riducendo l’uso del trasporto su gomma e conseguentemente l’impatto ambientale. Verrà implementato un sistema per tracciare la movimentazione dei container e trasmettere i dati agli enti di controllo, garantendo una maggiore trasparenza e sicurezza nell’intero processo logistico. Sarà anche realizzato un secondo varco stradale automatizzato per l’accesso al porto che consentirà un miglior flusso di veicoli.

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La proposta progettuale ha precedentemente superato la verifica di ammissibilità effettuata da Invitalia S.p.A., dimostrando la sua conformità ai requisiti formali e alle disposizioni specifiche previste dal Decreto, rispettando il principio del DNSH e i criteri di valutazione riguardanti il tag climatico e quello digitale.

Il sistema portuale e logistico di Vado Ligure, – spiega l’AdSP – svolge già oggi un ruolo fondamentale nelle supply chain del settore ortofrutticolo e dell’industria alimentare, grazie alla sua offerta di servizi logistici per prodotti deperibili, refrigerati e soft commodities. Inoltre, la vicinanza agli assi di comunicazione autostradale e ferroviaria e la posizione geografica vicino ai mercati del Nord Italia e del Sud Europa lo rendono un polo logistico di alto interesse.

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