ROMA – Stefano Corsini, presidente del sistema portuale di Livorno e Piombino, nella giornata di Assoporti, interviene sul rapporto tra la pianificazione nazionale e l’effettiva realizzazione delle Opere.
Delle Opere non poteva non parlare il presidente del porto che ha sulla rampa di lancio, il più grande progetto infrastrutturale presente, in questo momento, in Italia.
A margine della Assemblea Programmatica, Corsini interviene su maturità progettuale, punto debole fino ad oggi in Italia, per il quale sarà necessaria la semplificazione delle procedure. La riforma se da un lato ha semplificato, dall’altro deve arrivare a definire strumenti che permettano una progettazione tesa all’accelerazione dei tempi:
“La pianificazione nazionale è attualmente frutto di una stagione straordinaria, in cui c’è stato un lavoro comune, una comunità d’intenti per arrivare a certi documenti di programmazione che dovevano guidare tutto il sistema.
Manca da completare: il piano generale della logistica e dei trasporti, manca da fare il DPP, ci sono gli strumenti, come ha detto il ministro Delrio, ma manca una maturità progettuale, è vero. E’ dove siamo stati fermi per tanti anni.
La maturità progettuale si recupera anche attraverso la revisione della pianta organica e con la capacità di gestire la progettazione anche in modo esternalizzato. Ma ti devi strutturare con le competenze giuste. Le Autorità nel passato hanno guardato meno agli ingegneri e più ai gestori.
Dopo bisogna semplificare le procedure. Alcuni decreti che stanno per uscire che mi risulta richiederanno una progettazione che sarà molto complessa, le procedure approvative continuano ad essere molto complesse e poco tese all’accelerazione dei tempi e quindi bisogna intervenire.
Una delle cose importanti in questo momento è la velocità, il tempo non passa invano e mentre il tempo passa le cose cambiano. Ci sono gli strumenti.”.