Cooperazione tra le Authority dei porti di Bari e Civitavecchia

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Patroni Griffi e di Majo: “La ZES interregionale Adriatica e la ZLS laziale essenziali per attrarre nuovi investitori“.

GAETA – Nell’agosto scorso veniva siglato il protocollo di cooperazione tra le Autorità di Sistema portuale dell’Adriatico Meridionale e quella dei porti del Lazio, oggi i due enti fanno sapere che stanno portando avanti questo impegno al fine di rendere funzionale e competitivo il corridoio che unisce i porti di Bari, Manfredonia e Termoli, ai porti di Civitavecchia e Gaeta. Questo al fine di connettere trasversalmente l’Italia con la penisola iberica e quella greco-balcanica, attraverso flussi logistici inbound (precedenti il processo produttivo, riguardanti le attività di approvvigionamento e stoccaggio dei materiali) e outbound (a produzione avvenuta riguardanti attività di stoccaggio e distribuzione dei prodotti finiti).

Il trend della domanda di merci che passa sui collegamenti stradali di questo corridoio trasversale è in forte crescita – spiega l’Authority di Civitavecchia – anche grazie alla diffusione dell’e-commerce che, oltre ad aumentare la domanda di trasporto merci e di infrastrutture logistiche (depositi, hub, ecc.), pone maggiore pressione trasportistica sui piccoli e grandi centri urbani.

Tale crescitahanno voluto puntualizzare i presidenti delle due Authority, Patroni Griffi e di Majodovrà, quindi, avvenire ponendo in atto misure volte a rendere sostenibile nel medio termine il trasporto su gomma, ad esempio favorendo l’uso del GNL nell’autotrasporto, attraverso la realizzazione di punti di approvvigionamento per l’alimentazione a GNL, ancora molto scarsi nel centro-sud d’ Italia. In questo contesto di dinamica evoluzione, la ZES interregionale Adriatica e la ZLS laziale sono chiamate a svolgere un ruolo chiave ed essenziale per attrarre nuovi investitori interessati alle catene logistiche non solo del versante tirrenico e di quello adriatico, ma anche della Spagna, della Croazia, dei Balcani, della Grecia fino alla Turchia“.

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La cooperazione tra le due Autorità sarà dunque anche finalizzata a rendere sinergiche le azioni dell’istituenda ZES della Puglia Adriatica e del Molise con la futura ZLS dei tre porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta.
A Gaeta nei giorni scorsi, nel corso del Med Blue Economy Festival, i presidenti delle due AdSP hanno illustrato gli aspetti essenziali di questa importante cooperazione istituzionale volta a fare sistema tra due Autorità delle due sponde dell’Italia Centrale e Meridionale.

Ma è stata anche la storia– come ricordato ieri da Patroni Griffi – ad individuare “idealmente” un corridoio, un fil rouge, che unisce Bari e Gaeta. Due città accomunate dalla figura illustre della Regina Maria Sofia di Borbone, sorella della notissima principessa Sissi, ricordata come l’ultima regina progressista regnante del Regno delle Due Sicilie. Proprio a Bari il 1 febbraio 1859, Francesco II accolse la Regina (il loro matrimonio era stato già celebrato per procura), giunta da Trieste via mare, per poi ripartire dopo circa una mese per Napoli sempre via mare. I due sovrani si rifugiarono successivamente a Gaeta, dove, il 13 febbraio 1861, con la capitolazione della città, dopo un lungo assedio dei piemontesi, si concluse il regno delle Due Sicilia. La regina Maria Sofia ha rappresentato un’icona di modernità, una donna coraggiosa, una regina soldato nell’ assedio di Gaeta, ultimo singulto di un Regno ormai morente che chiuse un’epoca e una dinastia: quella dei Borbone“.

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