Porti Roma e del Lazio: tasse portuali giù del 20% a Civitavecchia grazie ai decreti appena entrati in vigore Di Majo: “Obiettivo raggiunto mantenendo l’equilibrio di bilancio ed assicurando la copertura finanziaria per le opere” – A Civitavecchia aumento delle operazioni di ormeggio del 9% nel 2018
CIVITAVECCHIA – A breve riduzione del carico tributario per le merci nei porti del network laziale. Con decreto del presidente dell’Authority, il 1 Igennaio sono entrate in vigore le nuove tasse portuali (ancoraggio, tassa portuale e sovrattassa).
Ha spiegato in una nota il presidente dell’Autorità di Sistema , Francesco Maria di Majo: “Abbiamo lavorato per mesi per trovare un giusto punto di compromesso tra l’esigenza di rendere i porti più competitivi (attraverso nuovi interventi ed opere infrastrutturali) e la diminuzione delle tasse, senza pregiudicare l’equilibrio di bilancio. Tale obiettivo è stato raggiunto assicurando un decremento, rispetto al regime precedente, della tassa portuale e della sovrattassa in media del 20-30%”.
“Il nostro auspicio è che le migliori condizioni determinate dal nuovo regime tributario portino un’ulteriore crescita dei traffici nei porti laziali. I dati sono confortanti, a partire dal numero delle operazioni effettuate dagli ormeggiatori che, nel corso del 2018, sono aumentate di circa il 9% rispetto all’ anno precedente.
“Nonostante le tante difficoltà e tenuto conto che negli ultimi due anni si è reso necessario risanare anche alcune situazioni contabili e finanziarie, determinate da consistenti spese certe a fronte di entrate sub judice, siamo riusciti a portare a termine questa operazione senza pregiudicare lo sviluppo del network portuale”.
“A fine 2018, dopo una lunga istruttoria, abbiamo predisposto tre interventi, per assolvere a diverse esigenze e per rispondere ai provvedimenti dell’Autorità giudiziaria che hanno imposto la modifica dei precedenti decreti risalenti agli anni 2012-2013-2014 e riguardanti la tassa e la sovrattassa portuale” ha continuato di Majo.
“Su tassa e sovrattassa c’è stata una lunga vicenda giudiziaria conclusasi con l’accertamento dell’illegittimità dei provvedimenti che furono adottati dall’ allora Autorità Portuale, con l’introduzione di incrementi del 100 per cento, determinando uno dei livelli di tassazione più elevati in Italia”, ha ricordato di Majo.
“Le nuove aliquote sono state calcolate per la prima volta sulla base di un approfondito quadro esigenziale (sotto il profilo della competitività e della produttività dei porti) per quanto riguarda la tassa portuale e sulla base di una dettagliata analisi del fabbisogno finanziario per la realizzazione di grandi opere infrastrutturali per quanto riguarda la sovrattassa”, ha sottolineato di Majo. “Con la riduzione del 30% della tassa di ancoraggio contiamo, inoltre, di incentivare gli armatori a scegliere i nostri porti come primo approdo”. “Su questo provvedimento siamo fiduciosi di poter ricevere feed back positivi”, ha precisato di Majo. Ha pertanto concluso il presidente dell’Authority: “Nel futuro prossimo, a fronte di un aumento dei traffici e, quindi, di maggiori entrate contiamo di provvedere ad un’ulteriore riduzione delle aliquote”,