Calata Bettolo, Schenone: “La firma dell’accordo, questione di giorni” / Le dichiarazioni

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di Lucia Nappi

GENOVA – “Contiamo di firmare la concessione Bettolo al più presto, questione di giorni Ci stiamo lavorando, è una nostra priorità”. Queste le dichiarazioni di Giulio Schenone, amministratore delegato di Gip (Gruppo Investimenti Portuali) durante la conferenza stampa negli uffici del terminal genovese Sech, in occasione del 25esimo anniversario, giovedì scorsoLa concessione per il nuovo terminal container di Calata Bettolo a Genova quindi verrà siglata prestissimo, Un accordo che vedrà la port Authority locale rilasciare una concessione di 33 anni di durata, dall’inizio delle normali attività, ai soci del Consorzio Bettolo: l’armatore Luigi Aponte, Gruppo MSC, proprietario del 65% delle quote azionarie e il socio di minoranza Gip (35%). “Il momento della firma della concessione  è solo il punto di partenza e non sancisce l’inizio delle attività, per le quali  ci vorranno perlomeno due anni. ” – specifica Schenone- “Ci aspettano un paio di anni molto intensi”.

Che si arrivi ad un accordo è quello che chiedono Regione Liguria e Comune. In una nota il governatore Giovanni Toti e il sindaco Marco Bucci, sono intervenuti duramente sullo stallo dell’accordo, minacciando l’aut-aut qualora questo non fosse raggiunto entro la prima settimana di giugno (quindi entro questa settimana). “Avanzeremo la richiesta alla Autorità portuale di riconsiderare tutti gli accordi raggiunti e tutte le concessioni in via di definizione e di assegnazione in quell’area dello scalo e collegati all’investimento del Bettolo, considerando ogni accordo e deliberazione a riguardo frutto di un medesimo disegno di sviluppo che qualcuno evidentemente vuole rimettere in discussione. Il porto, la città e la regione non possono più aspettare, nè qualcuno può immaginare di poter avere vantaggi dal fallimento, o anche solo dal ritardo, di investimenti fatti dalla collettività. Il tempo è scaduto ed è il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità. Non consentiremo ulteriori ipoteche al bene comune”.

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Dal canto suo Gip, per dichiarazione dell’amministratore delegato, specifica: “Le apparenti lungaggini sono nate dal fatto di mettere insieme un imprenditore e un investitore. Stiamo cercando di affinare tutto con Aponte che riguardo alla gestione ha una visione diversa rispetto a Gip”. “L’armatore ha un interesse più strumentale nei confronti del terminal, che gestisce come un centro di costo, mentre il terminalista ha un interesse più a 360 gradi. Per il territorio probabilmente è preferibile il terminalista puro, piuttosto che il terminalista di provenienza armatoriale”
Troppa burocrazia
I tempi dell’Authority sono stati rallentati, spiega l’ad: “troppa burocrazia, poi il fatto che l’operazione dell’Autorità di sistema abbia messo insieme Genova e Savona non ha contribuito allo snellimento delle procedure e alla velocizzazione dei processi”.
Gli accordi con Rfi
Nella gestione ferroviaria per la lentezza degli accordi ci dobbiamo mettere anche RFI, ci sono complessità fra il tecnico e il burocratico che rallentano tutto il processo” – ha aggiunto Schenone. “L’efficienza del sistema ferroviario sarà fondamentale per Bettolo altrimenti il traffico del terminal avrà un impatto troppo grande sulla città.” “Si prevede lo spostamento del gruppo dei binari di Sech, modernizzati e allungati perlomeno di 500 mt, verrà modificata la galleria in uscita dal porto, gestita a metà tra Autorità portuale e Rfi.

 

 

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