Assiterminal, Cognolato: “Porti, servono regole più snelle, chiare e uguali per tutti”

Cognolato, presidente di Assiterminal: "I terminal, le imprese portuali, le stazioni marittime sono i principali attori della blue economy".
Tomaso Cognolato

ROMA – Continuità è la parola chiave con cui il neo eletto presidente di Assiterminal, Tomaso Cognolato, si è presentato alla platea dell’Assemblea Pubblica dell’associazione, svolta a Roma presso Unioncamere: “un momento di confronto e proposte che si avvia, nella continuità della vita associativa di Assiterminal, in un nuovo corso” – ha detto in apertura.

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L’articolato programma presentato dal neo presidente prosegue, quindi, in continuità con il lavoro svolto da Luca Becce, presidente uscente e oggi past president, nei sette anni e mezzo alla guida dell’associazione dei terminalisti portuali nazionali.

Centrale rispetto all’Assemblea è l’importanza strategica dei porti nella blue economy, per i quali Cognolato ha richiesto ai rappresentanti del governo, anche presenti in sala, una politica normative che riconosca la centralità del settore per il contributo sostanziale al PIL nazionale.

Di qui l’apprezzamento per l’istituzione del ministero del Mare, segnale con cui il governo mette al centro del programma il Mare e l’economia blu”.
Sotto i vessilli della continuità proseguono, quindi, i temi del rinnovo del CCNL dei porti, quello della governance: “il modello di governance portuale non è in discussione” -come –  “partnership pubblico privato” per “orientare gli investimenti, uniformare regole e procedure, evitare approcci distonici da porto a porto che possano creare competizioni interne”. deve trovare meccanismi di semplificazione anche per le Autorità di Sistema”.

Sulla questione era intervenuto il vice ministro al MIT, Edoardo Rixi, durante l’Assemblea nel confronto con i rappresentanti del governo, rilanciando la necessità di “un tagliando” sulla legge di riforma della portualità: “mi sono ripromesso di ritornare su questo tema al CIPOM, il prossimo 25 luglio”  – “per potenziare i sistemi di governace, il sistema delle trasparenze” le ultime intercettazioni sulle concessioni lo richiedono.

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Assiterminal Rixi

Sulle AdSP, Rixi ha ribadito l’importanza di continuare ad attrarre gli investimenti ma “che ci sia una certezza del diritto”- “abbiamo bisogno di regole che indirizzino gli investimenti ed evitino i conflitti”.

Il viceministro sul tema della suddivisione delle competenze centrali e territoriali, dice: “Ciò che è gestito a livello locale, è sotto la responsabilità di chi opera nelle AdSP“ – “però ci devono essere delle indicazioni a livello nazionale a cui ci si deve attenere” “I territori così vengono coinvolti in uno sviluppo” perché meglio riescono ad interpretare l’impatto sui territori sotto tutti i punti di vista- “Questa è la visione che deve dare il centro, così le risorse e valutare i progetti, ma le istruzioni devono essere calate sul territorio“ – “Non si può non avere una parcellizzazione di quella che è la catena di comando”.

Sulla questione Cognolato a margine dell’assemblea, per Corriere marittimo, commenta:

“Sulla catena di comando non discutiamo le tipologie e le strategie che ha in mano il governo, ma chiediamo di avere degli interlocutori certi e regole chiare, che soprattutto siano regole uguali per tutto il Paese. Non dobbiamo mettere in competizione il porto di Napoli con quello di Trieste o Genova. Dobbiamo mettere in competizione il sistema Italia con il nord Africa, Francia spagna, perché abbiamo tutte le potenzialità e capacità per farlo.

I temi emersi in maniera più forte, durante l’evento: “la volontà di avere un riferimento centrale e unico e la necessità di avere delle regole più snelle, chiare e uguali per tutti. Sicuramente il fatto che la portualità e la blue Economy, nella più ampia accezione del termine, abbiano preso una centralità e un ruolo fondamentale in quella che è la politica del governo, che fino ad oggi non si era manifestata”.
Questo lo dimosta, conclude:” la presenza dei rappresentanti dei ministeri non è stata una passerella, il fatto che ci fossero i capi di Gabinetto, che sono la cinghia di trasmissione tra l’impresa e la governance del Paese, ha dimostrato il fatto che c’è un interesse vero nel voler sviluppare, mantenere, incrementare quella che è una dei maggiori punti di ricavo del Paese stesso”.

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