Assarmatori a Livorno incontra il cluster portuale Toscano – Guerrieri, presidente AdSP: “Un 2022 in crescita ma la vera ripresa è ancora da venire” – Achille Oniorato, Ceo Gruppo Moby: “Siamo ancora sulle montagne russe puntiamo all’efficientamento” – Due nuove navi super ecologiche in arrivo.
Lucia Nappi
LIVORNO – Assarmatori, associazione di categoria degli armatori aderente a Conftrasporto-Confcommercio, ha incontrato a Livorno il cluster portuale toscano, in una iniziativa organizzata dall’associazione a bordo della nave Toremar Liburna.
Iniziativa introdotta dal presidente di Assarmatori, Stefano Messina, e che si è sviluppata attraverso un dibattito tra il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, Luciano Guerrieri, e il Ceo del Gruppo Moby, Achille Onorato, armatore del settore ro-ro e passeggeri che opera nel porto toscano anche come terminalista ro-ro con LTM che sul lato crociere con Porto di Livorno 2000. Onorato è presente anche nel ruolo di vice presidente di Assarmatori, associazione che su Livorno ha, forse, il peso maggiore (rispetto alla cugina Confitarma) con 14 compagnie di navigazione rappresentate, il 50% dei traffici ro-ro e il 40% dei traffici container. Tant’è che tra gli operatori in sala qualcuno sottolinea che “a memoria” questa è la prima volta che un’associazione armatoriale viene a Livorno ad organizzare una iniziativa.
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Il presidente Guerrieri apre il dibattito con l’andamento dei traffici 2022 “stiamo risalendo la china rispetto al 2019, ma la ripresa vera è ancora da venire” – dice – “situazione aggravata dal contesto geopolitico internazionale, è necessario affrontare crisi frequenti ed interconnesse. Fare previsioni è impossibile, si lavora nella massima incertezza su cui pesa molto il caro energia”.
I traffici 2022
Dall’analisi dei traffici i settori maggiormente in sofferenza, sebbene in ripresa, sono le crociere e le auto. Dati positivi invece per i passeggeri, stabilità nei traffici ro-ro, mentre segnalata la crescita straordinaria dei prodotti forestali a seguito delle dinamiche innescate dalla guerra in Ucraina, il cui impatto, a fronte di una stima di perdita di 250 mila tonnellate (prodotti siderurgici e materie prime) ha invece determinato per questo settore una crescita straordinaria, anche superiore al 2019.
La competizione fra porti
A fronte di un contesto europeo di crisi si è innescata una “iper competizione fra porti, nazionali ed europei. Tutti stanno affrontando nuovi progetti di sviluppo” – dice Guerrieri, allora è necessario arrivare prima degli altri con lo sviluppo dei nuovi progetti: “dobbiamo bruciare i tempi. portare avanti i progetti che abbiamo, con le tante risorse a disposizione e tante potremo ancora riceverne”.
Achille Onorato:
Il 2022 traffici e navi
“E’ questo un anno di ripresa” – specifica il Ceo del Gruppo Moby – “Come armatori e quindi nel settore passeggeri, siamo ancora sulle montagne russe a causa della guerra e delle previsioni economiche, rifacciamo il budget ogni settimana, ci aspettiamo un 2023 difficile ma guardiamo con positività alla crescita che ci possono portare le politiche di efficientamento aziendale. I due nuovi traghetti che arriveranno a Livorno ad inizio 2023 ed entro l’estate, con efficienze di consumi consentendo di avere un prezzo medio adeguato che sia quindi attrattivo sui traffici”
“Come terminalisti di ro-ro e crociere” – spiega Achille Onorato – “siamo alla ricerca di nuovi traffici, nonostante le difficoltà che stiamo incontrando, Per le crociere lavoriamo per tornare al numero di scali prepandemici, quest’anno avremo 300 scali il doppio rispetto allo scorso anno.
n conclusione il presidente Guerrieri non può fare a meno di lanciare uno strale ad Onorato, con la richiesta di “superare le crisi che avvengono da un po’ di tempo” – il riferimento chiaramente è al confronto con il Gruppo Grimaldi nella contesa dei traffici ro-ro e passeggeri verso le isole, soprattutto la Sardegna, che hanno su Livorno uno dei porti nazionali startegici di collegamento.
“Come gruppo non siamo interessati a faide e provincialismi, è quello dove purtroppo ogni tanto ci troviamo” – risponde il Ceo del Gruppo Moby – “Vogliamo fare del bello nel nostro porto che sentiamo casa e nei nostri traffici. Abbiamo fiducia nell’autorità portuale. Nella tutela dei nostri interessi, la nostra missione è lavorare in un tutt’uno per fare cose belle insieme”.