Le limitazioni al trasporto passeggeri da e per la Sardegna, nel nuovo decreto datato 2 giugno, trovano le opposizioni di Alis «Inaccettabile – consente di viaggiare da e per l’isola solo ed esclusivamente con la compagnia CIN-Tirrenia»
Napoli – «Inaccettabile» – «un decreto improvviso che consente di viaggiare da e per l’isola solo ed esclusivamente con la compagnia CIN-Tirrenia, pur essendo stata annunciata proprio dalla data odierna la libera circolazione tra le Regioni» lo fa sapere Alis in una nota nella quale interviene il direttore generale, Marcello Di Caterina, in seguito all’emanazione del «decreto datato 2 giugno, firmato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il Ministro della Salute, che dispone ulteriori limitazioni al trasporto passeggeri da e per la Sardegna. In particolare, nel decreto si legge che “Fino alla data del 12 giugno il trasporto marittimo di viaggiatori di linea da e verso la Sardegna è limitato ai servizi svolti in continuità territoriale, tutti i collegamenti da e per la Sardegna verso i porti nazionali e viceversa saranno riattivati dal 13 giugno”.
L’Associazione spiega che «fin dall’inizio della pandemia Alis, grazie ad i nostri operatori che svolgono servizi di trasporto marittimo, ha assicurato la consegna di merci e beni di prima necessità ed il trasporto dei passeggeri muniti di autocertificazione. Alis si è inoltre impegnata, senza alcun sussidio pubblico, a garantire la continuità territoriale – sia economica sia sociale – con le isole, tutelando i principi della libera concorrenza e la libera scelta per i viaggiatori. “E ciò che ci lascia ancora più stupiti – conclude Di Caterina – è che tale decisione, che dovrebbe invece accompagnare un momento di ripresa dei collegamenti marittimi e di libera circolazione nel territorio nazionale, è stata assunta subito dopo un’altra gravissima scelta compiuta dal Governo, ovvero la disposizione contenuta nel Decreto Rilancio con la quale viene rinnovata senza nuova gara e per ulteriori dodici mesi la convenzione statale di circa 72 milioni di euro, sempre nei confronti di Cin-Tirrenia, nonostante la stessa fosse in scadenza il prossimo 18 luglio 2020″.