Parla Giuseppe Tagnochetti coordinatore Trasportounito Liguria – Finalmente la legge per Genova, individuate delle forme di “ristoro” per indennizzare i chilometri in più che i nostri veicoli sono obbligati a percorrere – I 20 milioni verranno affidati al Commissario – quindi con il Commissario cercheremo di definire queste procedure di ristoro.
di Lucia Nappi
GENOVA – “Finalmente abbiamo la legge per Genova, importantissimo perché sono state individuate delle forme di “ristoro”, così vengono definite nella legge, che vanno a indennizzare i chilometri in più che i nostri veicoli sono obbligati a percorrere, le attese e i rallentamenti che devono sopportare, sommati alla perdita di produttività verificata in questi primi 90 giorni“.
Giuseppe Tagnochetti coordinatore di Trasportounito-Liguria, commenta così l’approvazione in Senato del decreto Genova che prevede 20 milioni di euro a favore degli autotrasportatori. Una cifra che andrà quindi a “ristoro” delle perdite di produttività per l’autotrasporto ed imputabili, fino ad oggi, come spiega Tagnochetti, non tanto al calo del traffici quanto all’impennata degli extra-costi che gravano sulle imprese di autotrasporto che operano sulle arterie stradali che collegano il bacino di Voltri con quello di Sampierdarena, danni che ammontano a 5 milioni di euro al mese di EXTRA COSTO, circa 15 milioni in 90 giorni.
Il porto di Genova nei 90 giorni, dal crollo del ponte, ha denunciato l’8% di riduzione volume traffici – Per quanto guarda l’autotrasporto è quantificabile la perdita?
“Noi abbiamo sentito la riduzione del volume dei traffici non da subito, perché inizialmente con la chiusura della ferrovia parte della merce era stata trasferita su gomma, per cui dal punto di vista dei volumi di traffico non avevamo avuto un calo. Però adesso negli ultimi 15 giorni abbiamo sentito un impatto di riduzione che può essere del 8-10%.
Il problema maggiore per l’autotrasporto?
“Il problema sono gli extra costo che stiamo sostenendo per fare i traffici che dobbiamo fare, anche se questi non fossero calati noi saremmo comunque in grandissima sofferenza. Per extra costo si intende i chilometri in più percorsi ogni giorno, da un minimo di 10 chilometri nei transiti sul porto Vecchio di Genova, fino ai 125 chilometri al momento in cui i nostri veicoli devono passare da quello che era il ponte Morandi, quindi da Tortona per aggirare il problema del transito su Genova. In più questi rallentamenti vogliono dire attese e perdita di capacità di produzione di trasporto di consegne. Sta a significare 5 milioni di euro al mese di extra costo sostenuto dall’autotrasporto in questi 90 giorni. Noi abbiamo pertanto già avuto un danno di circa 15 milioni di euro.”
I soldi per l’autotrasporto sono 20 milioni, adesso cosa è necessario fare?
“Inizialmente si parlava di 180 milioni di euro di cui 20 nel 2018, 80 milioni nel 2019 e 80 nel 2020. Però questi 160 milioni devono essere ancora approvati, si parla di Legge di Stabilità, ma stiamo cercando ancora di capire se poi verranno effettivamente riconosciuti.
Oggi parliamo dei 20 milioni di euro del decreto, ci sono 60 giorni di tempo, così dice la legge, per attuare questa misura, quindi con un decreto attuativo che definisca: le procedure, gli aventi diritto e le modalità di richiesta. Dobbiamo essere concentratissimi nel lavorare in questi 60 giorni su queste procedure. La norma dice che i 20 milioni verranno affidati al Commissario non gestiti dal ministero, quindi con il Commissario cercheremo di definire queste procedure di ristoro.”