Recovery Resilience Facility, maggiore considerazione per Trasporti e logistica

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Dichiarazione congiunta delle associazioni europee dei trasporti e della logistica sul Recovery and Resilience Facility.

Pur essendo duramente colpito dalla pandemia e dalle varie misure restrittive, il settore dei trasporti ha dimostrato il suo ruolo cruciale nell’approvvigionamento di merci e nella circolazione delle persone e si è quindi dimostrato indispensabile per un’Unione europea funzionante. Questa la premessa con cui le associazioni europe della logistica e dei trasporti invitano congiuntamente gli Stati membri e la Commissione europea a garantire che il settore dei trasporti riceva un’adeguata considerazione nei piani nazionali di ripresa e resilienza- in merito al Recovery and Resilience Facility – Una dichiarazione congiunta siglata dalle  associazioni europee dei trasporti e della logistica, in rappresentanza di: gestori delle infrastrutture, operatori, lavoratori di tutte le modalità del trasporto e della logistica, appaltatori, enti locali e regionali, fornitori di servizi logistici, caricatori, utenti, cantieri navali e fornitori di attrezzature nel settore marittimo, porti, vie navigabili interne, ferrovie , strada, ciclismo, aviazione, aeroporti e settori intermodali, oltre a sostenere industrie e imprese.

La sollecitazione arriva a fronte dell’approvazione (9 febbraio) da parte del Parlamento europeo dell’accordo sulla proposta di regolamento che istituisce uno strumento di recupero e resilienza (RRF). Con un budget di 672,5 miliardi di euro, l’RRF è il principale strumento dell’UE per la ripresa dalla crisi causata dal COVID-19.

Le Associazioni fanno presente:

•Sottolineano che i settori dei trasporti e della logistica sono fondamentali per fornire ai cittadini dell’UE i beni e la mobilità essenziali per la loro salute e il loro benessere e saranno i principali fattori abilitanti per una ripresa sostenibile e resiliente dell’economia europea;

•Ribadiscono che il Green Deal europeo richiede una riduzione del 90% delle emissioni di gas a effetto serra dai trasporti, il che richiede investimenti sostanziali nelle infrastrutture e nelle flotte di trasporto;
•Sottolineano che gli obiettivi del Green Deal affinché l’Europa diventi un’economia climaticamente neutra entro il 2050 possono essere raggiunti solo aumentando la sostenibilità del settore dei trasporti; da notare che il bilancio del meccanismo Connecting Europe Facility II non è sufficiente per consentire la necessaria trasformazione;
•Invitano gli Stati membri a presentare nei loro piani di ripresa e resilienza misure che facilitino il trasporto e la digitalizzazione economicamente e socialmente sostenibili nei settori dei trasporti e della logistica, misure che promuovano la coesione e la connettività, promuovendo città e regioni vivibili, sostenendo una transizione giusta, sostenendo strategie per filiere sostenibili diversificate al fine di rafforzare la resilienza dell’Europa, nonché misure che preparano la forza lavoro dei trasporti alla trasformazione digitale basata su un dialogo sociale inclusivo;
•Invitano la Commissione europea a considerare l’importanza delle misure di trasporto economicamente e socialmente sostenibili nella loro valutazione dei piani nazionali di ripresa e resilienza.

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Queste le associazioni che hanno sottoscritto

 

PSA Italy

Confindustria Toscana Costa

Assoporti 50anni

 

Agenzia Aldo Spadoni

MSC

AdSP Livorno

Toremar