GENOVA – Giampaolo Botta, direttore generale degli spedizionieri genovesi (Spediporto) interviene dal suo profilo Facebook, parlando della ricostruzione del ponte Morandi e soprattutto del soggetto a cui questa sarà affidata. “TANTI LO PENSANO POCHI LO DICONO. – Scrive Botta – “Se vogliamo ricostruire in fretta e bene il nuovo Ponte non si può escludere totalmente l’attuale concessionario. Colpiamolo nel portafogli, risarcimenti milionari alle famiglie delle vittime, risarcimenti a famiglie di sfollati, artigiani, negozianti, al PORTO, chiediamo in massa le dimissioni dei vertici (chissà che gli azionisti non ci stiano già pensando). La magistratura scriverà le sue condanne e farà giustizia, ora Genova ha bisogno di certezza sul suo futuro ed i genovesi devono contare su date ed impegni certi. Ricordiamo l’operazione Costa Concordia. Chi doveva pagare ha pagato, la giustizia ha fatto il suo corso con puntualità ed intransigenza, chi ha sbagliato ha rimosso ogni traccia dei suoi errori risarcendo tutto quello che era possibile e rispettando tempi e condizioni. Purtroppo le vittime non potranno mai essere risarcito ed i superstiti pienamente ripagati di tanta sofferenza, ma dobbiamo essere persone razionali e determinate. Non c’è altra strada.”
Il Decreto Genova dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, ha 60 giorni per essere convertito in legge dal Parlamento. Sarà questo un tempo sufficiente per arrivare a modifiche ed accordi che, ad oggi, appaiono ancora molto complessi?
Marco Bucci, sindaco di Genova e neo commissario per la ricostruzione, intervistato dai giornalisti sulla questione ricostruzione, giovedì appena diffusa la notizia della sua nomina, si era chiuso dietro un: “Non scrivete cose che non ho detto” Sottolineando poi, subito dopo: “abbiamo lavorato su alcune variazione da fare al decreto, tre o quattro che sono veramente importanti” – “Ci saranno più risorse il viceministro Rixi sta lavorando molto anche su questo discorso.”
La questione fondamentale è quella economica, si aprono due strade, quelle previste dal Decreto: Austostrade per l’Italia potrebbe versare tutto il denaro necessario per demolire e ricostruire (entro 30 giorni dalla richiesta del commissario)- oppure se questo non si verificasse e Autostrade ricorresse in Tribunale, lo Stato deve intervenire finanziando per intero la ricostruzione. Ma come sottolineato dal neo commissario Bucci : “con 30 milioni all’anno non si fa un ponte” .