Logistica/Oggi incontro Tavoli Operativi su emergenza controllo merci

Accesso porto

Garantire il controllo merci negli hub logistici – Guido Nicolini, presidente Confetra: «I tempi di attesa per un Nulla Osta Sanitario sono passati da 2 a 10 giorni nel Porto di Genova, da 2 a 8 alla Cargo City di Malpensa»

ROMA – Stamani alle 11.30 è in programma il primo incontro dei Tavoli Operativi per la Logistica, composti dai rappresentanti di MIT e Protezione Civile. In primo piano le proposte avanzate dalle Associazioni di categoria per garantire i controlli sulle merci.

Il tema del controllo delle merci, come ha specificato il presidente di Confetra, Guido Nicolini, in una nota diffusa  «è la nostra prima richiesta» che è rivolta a  Governo e Parlamento e durante i diversi incontri istituzionali avuti con il ministro dei Trasporti, De Micheli, nei Tavoli Tecnici con le Direzioni Generali del ministro Speranza.  Gli interlocutori sottolinea Nicolini «si sono  mostrati sensibili alle istanze del mondo della Logistica».

«Sguarnire gli Uffici di Sanità Marittima e Frontaliera spostando il personale dai controlli sulle merci a quelli su passeggeri ed equipaggi si sta rivelando fatale per il nostro settore. I tempi di attesa per un Nulla Osta Sanitario sono passati da 2 a 10 giorni nel Porto di Genova, da 2 a 8 alla Cargo City di Malpensa. Intasare gli hub logistici e distributivi di merce in giacenza, significa tra l’altro paralizzare poi l’intera catena di distribuzione, con il rischio di non poter più rifornire né le imprese manifatturiere né i consumatori finali. E in molti casi ci sono anche problemi di sicurezza, per merci facilmente deperibili o molto sofisticate: penso ai prodotti del settore agrifood e ai farmaci. Siamo disponibili ha concluso Nicolini a dare una mano, ovviamente, nella ricerca di soluzioni sostenibili. Chiederemmo, ad esempio, che dopo tre anni divenisse finalmente operativo lo Sportello Unico Doganale e dei Controlli, istituito con il Dlgs 169/2016, ma in attesa del DPCM attuativo. Semplificare i controlli e digitalizzarsi può essere la prima risposta. Confidiamo che la ministra voglia spendersi a supporto della prima e fondante esigenza del sistema logistico: che la merce, 450 milioni di tonnellate all’anno, possa entrare euscire dal Paese. Ne va dei nostri consumi, dei nostri acquisti quotidiani, della pro-duzione industriale, dell’import / export della nostra economia».

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