Il ministro Giovannini indica Ivano Russo come nuovo amministratore delegato di RAM

Enrico Giovannini

ROMA – Ivano Russo, attuale direttore generale di Confetra, sarà nominato nuovo amministratore delegato di RAM – Logistica, Infrastrutture e Trasporti Spa, società in house del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, capitale detenuto dal MISE (Ministero dell’Economia e delle Finanze). Lo ha annunciato, stamani, il ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, intervenendo dal palco dell’Assemblea Pubblica di Assoporti, svolta a Roma presso lo Spazio Vittoria. Il nome di Russo, professionista di alta levatura, ha specificato il ministro – verrà formalizzato il 27 giugno prossimo nell’ambito dell’assemblea degli azionisti.
RAM è destinata a svolgere un ruolo ancora più centrale, in relazione ai Progetti e alle risorse del PNRR del Ministero supportando tecnicamente l’elaborazione, l’attuazione e la gestione delle linee di intervento in materia di trasporto e logistica, ha spiegato il ministro. RAM adatterà “il proprio ruolo e le proprie funzioni guardando una nuova stagione di pianificazione, programmazione e progettazione del settore”.

Parlando degli investimenti del PNRR, Giovannini ha sottolineato che questi dovranno produrre una diversità. “Il Piano nazionale dei porti, non ha a che fare con i servizi del mare semplicemente” – “perchè parlare di porti significa parlare di politica industriale, allora vogliamo un ministero del mare che si occupi dell’economia di tutto il Paese? è stata la domanda retorica di Giovannini  – Oppure vogliamo un Programma Paese che interconnetta tutti i porti, all’interno dei nodi Europei, con gli investimenti sulle ferrovie,  e le connessi tra i porti stessi. Quello che stiamo mettendo nel Piano nazionale dei porti, è qualcosa che ha a che fare con il mare in senso stretto? No. Ma i porti hanno un ruolo fondamentale come parte di un sistema diverso”. Il ministro sottolinea la parola diversità, perché il futuro ha insito un sistema che dovrà esprimere un cambiamento rispetto ad oggi e questo soprattutto sul piano dell’energia.

La diversità, così come tracciata nelle riunioni di Davos, il World Economic Forum, del maggio scorso, dove si sono riuniti i grandi della terra per discutere di cambiamento climatico ed energia. La transizione energetica del trasporto marittimo è oggi e, sarà nel futuro sempre più, il tema centrale per il futuro della terra, “per questo ci sarà bisogno di innovazione, che è espressa dalla creazione del Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, MIMS, dai rapporti con le università che le AdSP stanno realizzando”. ha tenuto a specificare il ministro.

Riguardo alla digitalizzazione Giovannini ha concluso chiedendo uno sforzo maggiore ai presidenti dei porti: “Non è un caso che abbiamo voluto riappropriarci, dopo anni ani di incapacità della Piattaforma Logistica Nazionale” – “Abbiamo un sacco di lavoro da fare, dobbiamo essere realisti ma impegnati a fare il salto. Abbiamo la possibilità di fare tante cose”.

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