Giachino (Saimare): “Recovery fund, la ripartizione non tiene conto della logistica”

Mino Giachino

Dal mondo della logistica la voce di Mino Giachino, presidente di Saimare, agenzia doganale leader in Italia, intervenuto alla tavola rotonda “Import-Export marittimo di merci containerizzate: un futuro da schiavi?”  – Un intervento con cui Giachino entra a gamba tesa su temi quali gap logistico e infrastrutturale, mettendo in fila carenze e errori dell’ultimo decennio.
La logistica deve far fronte ad una realtà complessa la cui velocità dei cambiamenti è imposta da eventi come la guerra dei dazi, la Via delle Seta, la Brexit. Sul tema dello Sportello Unico Doganale, il presidente di Saimare ne sottolinea i ritardi “mi ricordo di averlo sollecitato, quando ero al governo, nel 2011 mi pare che i tempi siano un po troppo dilatati”.

Altro tema forte quello delle infrastrutture e il loro ruolo nella vendita franco fabbrica. “Fanno la differenza” – sottolinea – “perchè un Paese con infrastrutture competitive domina la logistica, mentre senza infrastrutture il nostro Paese muore e cresce meno”. Da qui l’importanza della Diga Foranea del porto di Genova, inserita nel Piano del Governo.
Sul tema del gap logistico ribatte Giachino: “nel 2012 presentammo al governo Monti quattro proposte per attuare il piano della logistica, una di queste era l’incentivo alla vendita “franco destino” e purtroppo la proposta fu cestinata” – “Dieci anni in cui è mancata una  politica industriale della logistica, come nel caso della riforma degli interporti” – lamenta – “Siamo fermi a due iniziative: il ferrobonus,  e il marebonus, tutte iniziative del mio governo”.

La via da seguire è qundi: recuperare il tempo perduto e la corretta gestione del Recovery fund, i 209 miliardi da ben utilizzare perchè possano servire  come i  fondi del Piano Marshal che portarono al boom economico.
Sul tema Recovery fund, alcune perplessità riguardo alla ripartizione che esclude completamente la logistica: “Saremo il paese che uscirà più ammaccato dal Covid. Reggono le aziende migliori, ma dobbiamo pensare anche al resto, le aziende sono in difficoltà, cresce la disoccupazione e il numero delle persone che ha un lavoro dequalificato”.

LEGGI TUTTO
Subito, un piano straordinario di Investimenti in Infrastrutture di trasporto

Riguardo alla scelta delle Opere da finanziare: La ministra De Micheli ha annunciato che la Tav verrà ultimata nel 2032, spostando il termine di 3 anni, significa perdita di competitività. La Francia è tra i primi Paesi su cui esportiamo” – Inoltre “la Nuova Diga Foranea, opera più importante per il futuro di Genova, inserita nel piano ma i tempi faranno la differenza”

Lucia Nappi

TDT

Blue Forum 2024

Assoporti 50anni

PSA Italy

MSC Spadoni

Confitarma auguri

AdSP Livorno

Toremar

MSC