Assoporti sigla la Carta di Padova – Logistica verso un futuro sempre più sostenibile

Carta Padova
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Muovere merci in maniera sempre più sostenibile ed efficiente, questo è il modello a cui mirano gli stakeholder del sistema logistico che hanno sottoscritto la Carta di Padova.

ROMA – Assoporti, Associazione dei Porti Italiani, ha aderito alla Carta di Padova, il documento è stato siglato nei giorni scorsi dal presidente di Assoporti, Daniele Rossi.
I principali gruppi di stakeholder del sistema logistico che aderiscono alla Carta di Padova sono: Anita – Assiterminal – Assologistica – Assoporti – Confetra -Fercargo – Federchimica – Federconsumatori – Fedespedi – Freight Leaders Council – Green Logistics Expo – Stati Generali Dell’innovazione – SosLogistica – Unrae (Sezione Veicoli Industriali)

Cosa è la Carta di Padova 
Un documento che riconosce l’urgenza di orientarsi verso una logistica sempre più sostenibile. Il documento si propone come un “manifesto” per la sintesi di un nuovo modello di sviluppo sostenibile e per la valorizzazione  di tutto ciò che accomuna la complessità dell’offerta dei servizi logistici e i relativi benefici per imprese e comunità.
Obiettivi:
La Carta di Padova nasce dalla volontà di ben 13 tra i più autorevoli gruppi di stakeholder del sistema (in forma di associazione e/o confederazione) con l’intento di  tracciare una rotta per lo sviluppo di una logistica sostenibile ed efficiente, in grado di rispondere ai nuovi modelli strategici e operativi che la Società richiede. La Carta di Padova rappresenta dunque un punto di partenza da cui tracciare un percorso condiviso ed aperto a successive integrazioni, orientato a dare indicazioni strategiche su come affrontare i prossimi passi che il sistema logistico è chiamato a fare e, soprattutto, in che modo renderli efficienti, sostenibili ed efficaci. In tal senso, un elemento cardine del percorso è rappresentato dalla necessità di comunicare correttamente il valore ed il ruolo del sistema a chi non è – ancora – in grado di apprezzarne la strategi-cità. Non da ultimo, la Carta di Padova rappresenta una chiamata, aperta a tutti gli attori di questa filiera, affinché si trovi un linguaggio ed un percorso comune in grado di orientare la logistica ad un futuro sempre più sostenibile.Un percorso in cui la catena logistica nel suo complesso (persone, infrastrutture materiali e immateriali, mezzi e processi) si basi su modelli di business che – come nella più classica delle definizioni di sostenibilità – permettano di assolvere le esigenze del presente senza compromettere quelle delle generazioni future.

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Alla luce di quanto condiviso, la Carta di Padova rappresenta dunque un check-point, una presa d’atto della necessità di lavorare congiuntamente alla definizione di nuovi paradigmi che tengano in considerazione la necessità di muovere merci in maniera più sostenibile ed efficiente.

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