Regione Toscana, riapertura ma solo con le protezioni – L’export deve ripartire

Lavoratori Industria

La Toscana alla riapertura delle attività – Il presidente della Regione, Enrico Rossi, ieri ha fissato, in una nuova ordinanza  le regole della ripartenza:
I trasporti:
Obbligo di guanti monouso e mascherine sui mezzi pubblici e pulizia delle mani prima e dopo l’utilizzo. Consigliato dove possibile l’uso di bicicletta e mezzi elettrici. Raccomandata la mascherina nell’auto propria, se con due persone a bordo.
In fabbrica
La distanza sociale in fabbrica, nei laboratori artigianali e negli uffici: non un metro ma almeno un metro e ottanta centimetri, come prescrive l’Organizzazione mondiale per la sanità. Se nella riorganizzazione dei processi produttivi questa distanza non potrà essere garantita, dovranno essere inseriti elementi di separazione tra le persone oppure usate mascherine FFP2 senza valvola (o due mascherine chirurgiche contemporaneamente) per chi lavora all’interno di uno stesso ambiente. Le mascherine chirurgiche saranno obbligatorie sempre e dovranno essere fornite dal datore di lavoro: negli spazi chiusi in presenza di più persone, si specifica al punto tre, ma anche negli spazi aperti quando non è garantito il mantenimento della distanza personale. Chi ha febbre od altri sintomi influenzali, suggestivi di Covid-19, dovrà rimanere a casa: il datore di lavoro potrà misurare la temperatura ai dipendenti all’ingresso oppure raccogliere una loro dichiarazione. La frequente e minuziosa pulizia delle mani è raccomandata in più momenti dell’attività lavorativa e non solo a inizio turno: per questo dovranno essere installati appositi dispencer. Gli ambienti dovranno essere sanificati almeno una volta al giorno, pulendo con candeggina o altri prodotti simili porte, maniglie, tavoli e servizi igienici e annotando il tutto su appositi registri. Dovrà essere garantito, per quanto possibile, anche il ricambio di aria e la sanificazione periodica, secondo precise indicazioni, degli impi anti di aerazione, che altrimenti dovranno rimanere spenti. La riorganizzazione del servizio mensa, dove si dovrà porre attenzione alla distanza tra le persone e le sanificazione dei tavoli dopo ogni pasto.
Negozi
Per i negozi ci sono alcune misure in più: obbligo di accessi regolamentati e scaglionati con percorsi diversi, se possibile, di entrata e uscita, pannelli di separazione tra lavoratori e clienti alle casse e sui banchi, ingressi per non più di una persona a famiglia (salvo casi di bambini e persone non autosufficienti), obbligo per tutti di mascherine, guanti monouso o comunque pulizia delle mani.
Mercati all’aperto
La distanza di un metro e ottanta centimetri tra le persone dovrà essere garantita anche nei mercati all’aperto.

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I settori dell’esportazione devono ripartire:
L’export dei settori non compresi nella ripartenza – moda, dell’oreficeria, della produzione di macchinari, impianti e mezzi di trasporto (yacht e navi compresi), del marmo fino alla ceramica. Si tratta di è una rilevante quota della produzione toscana, circa 3 mila imprese con oltre il 25% di fatturato realizzato sui mercati internazionali, che impiegano quasi 90 mila lavoratori e che generano circa un terzo del Pil regionale, ovvero 33 miliardi di euro l’anno.

In questi settori all’estero, suggerisce il governatore della Toscana,  i principali competitor, continuano a lavorare: il rischio è quello di perdere elevate quote di mercato che, se i provvedimenti di chiusura dovessero protrarsi, potrebbero non essere mai più recuperate. Da qui la richiesta di riaprire. “Prevedendo però – dice Rossi – procedure di sicurezza restrittive, messe a punto con un confronto con le forze sociali e previste in un’ordinanza appena firmata”.

 

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