La maxi manovra finanziaria, appena annunciata dal premier Giuseppe Conte, contenuta nel nuovo decreto di aprile che porta «400 miliardi di prestiti alle imprese, di cui 200 miliardi per il mercato interno e altri 200 per potenziare il mercato dell’export». Si accendono le critiche – Giulio Tremonti
ROMA – Si è concluso il Consiglio dei ministri che ha deliberato la maxi manovra finanziaria contenuta nel nuovo decreto di aprile annunciata dal premier Giuseppe Conte: «Diamo liquidità immediata per 400 miliardi a tutte le imprese , che siano piccole, media o grandi» – «400 miliardi di cui 200 miliardi per il mercato interno e altri 200 per potenziare il mercato dell’export»- «una potenza di fuoco senza precedenti» – ha sottolineato Conte- «di prestiti alle imprese, che verranno erogati attraverso i normali canali finanziari, con la particolarità che lo Stato offrirà una garanzia perchè il tutto avvenga in modo celere, spedito e sicuro. In particolare potenzieremo il Fondo centrale di garanzia per le PMI e poi il finanziamento dello Stato attraverso Sace, società che rimarrà nel perimetro di Cassa Depositi e Prestiti, soprattutto per le Medie e Grandi imprese».«Abbiamo deliberato la sospensione di vari pagamenti fiscali e contributi e ritenute anche per i mesi di aprile e maggio» – aggiunge il presidente del Consiglio: «Con questo decreto abbiamo adottato uno strumento molto efficace per tutelare tutte le imprese che svolgono una qualche attività di un minimo rilievo trategico nel nostro Paese. Attraverso il potenziamento lo strumento della del Golden power attraverso il quale potremo controllare operazioni societarie e scalate ostili non solo nei settori tradizionali, ma in quelli assicurativo, creditizio, finanziario, acqua, salute, sicurezza, robotica. Strumento che ci consentirà per le operazioni intraeuropee, di intervenire nel caso vi siano scalate e acquisizioni di partecipazioni appena superiori al 10%» ha concluso il premier.
Piovono le critiche – Giulio Tremonti –
Si è appena concluso l’annuncio di Conte che già piovono le critiche: «Lievemente esagerato», ha commentato Giulio Tremonti – «non è credibile, in questi giorni mi sembra che siano girati dei numeri da calcio mercato. Credo che realmente non sia serio questo tipo di comunicazione. Andava fatto, è giusto, che sia stato fatto. Ma sentire dire la più grande manovra della storia, penso che non sia vera. La più grande manovra d’Europa, credo che non sia possibile. Credo che dentro ci siano cose buone»- continua pertanto Tremonti – «La tecnica di agire tramite le banche è una cosa giusta, non vedo come altro se non con le banche come far arrivare soldi alle imprese, si tratta di capire a che tassi a che condizioni e in che tempi, il 2020 è già perso. Darei una quota a fondo perduto, che da sicurezza, darei e 10 anni almeno. La tecnica è giusta, quello che trovo inaccettabile è come è stato detto».