ROMA – Ad un mese di distanza dal crollo del ponte Morandi di Genova, il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al “decreto urgenze”. L’approvazione è arrivata nonostante le tensioni nella compagine governativa e con le istituzioni locali. All’interno del decreto spicca un pacchetto di misure per rilanciare Genova e sostenere gli sfollati della zona rossa, non c’è però ancora il nome del Commissario per la ricostruzione, inoltre si prevedono misure per Ischia e il Centro Italia.
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa, indetta a Palazzo Chigi insieme al ministro Danilo Toninelli, ha illustrato il decreto legge “Abbiamo adottato un decreto di legge,” – ha dichiarato Conte – “in particolare sulla concretezza delle pubbliche amministrazioni contro l’assenteismo e, il decreto sulle emergenze”.
La formula del provvedimento è quella “salvo intese” ovvero permangono questioni non risolte e da affrontare, primo tra tutti il nome e i poteri del Commissario per la ricostruzione. La mancata nomina nel tardo pomeriggio faceva pensare che l’ok al provvedimento dovesse slittare. Il Governatore della Liguria Giovanni Toti, è stato nominato Commissario per l’emergenza “non c’è ancora il nome del Commissario straordinario per la ricostruzione“. – ha detto Conte– “Domani sarò a Genova a ricordare la triste ricorrenza, ma non torno a mani vuote, torno con questo decreto per consentire l’intrapresa per il ripristino delle condizioni di vita delle popolazioni locali”.