VIDEO – Petroliera abbandonata affonda al largo dello Yemen, si teme il disastro ambientale

Petroliera affonda

ADEN – L’Autorità pubblica per la protezione ambientale dello Yemen ha segnalato una fuoriuscita di petrolio che ha contaminato le acque del Golfo di Aden dopo che, lo scorso fine settimana, una delle petroliere fatiscenti ancorate al largo del porto è affondata in circostanze ancora da chiarire.

Le informazioni che provengono dal Paese, devastato dalla guerra, sono approssimative, ma sono sufficienti per sollevare timori di un nuovo e grave disastro ambientale nella regione a causa delle molte navi che versano in stato di abbandono, tra cui la petroliera  Safer che contiene oltre  un milione di barili di petrolio.

L’Autorità pubblica ha fatto sapere all’agenzia di stampa ufficiale dello Yemen, Saba News Service, che la scorsa settimana una nave, non bene identificata, aveva iniziato ad affondare dopo essere rimasta per anni abbandonata al largo del porto di Aden.

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Secondo quanto riportato dall’Autorità portuale locale, prima che la nave  affondasse era stato messo in atto un intervento di rimorchio per cercare di stabilizzarla, ma  l’operazione non è andata a buon fine perchè richiedeva attrezzature specializzate di cui il porto non dispone.

Non è chiaro quanto petrolio fosse a bordo della nave, ma funzionari locali hanno fatto sapere che il petrolio si è propagato a circa 12 miglia lungo la costa, mentre la TV locale trasmette le immagini del petrolio che ha raggiunto la costa.

Fuoriuscita di petrolio dagli oleodotti di Shabwa

L’autorità pubblica ha accusato dell’affondamento i ribelli sciiti Houthi come responsabili del disastro, che avrebbero come obiettivo la distruzione dell’ambiente marino dello Yemen, tuttavia non hanno fornito alcuna prova che la nave sia stata attaccata o sabotata. Inoltre hanno affermato che la fuoriuscita di petrolio dagli oleodotti di Shabwa sta causando danni significativi all’ambiente marino yemenita. L’Autorità ha fatto appello all’ONU perchè intervenga, prima che la situazione peggiori.

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La petroliera Safer

I rapporti forniti dall’Autorità portuale hanno indicato che la nave è una delle numerose petroliere fatiscenti che si trovano nell’ area. Il caso più a rischio è quello della petroliera Safer, abbandonata a nord di Aden, al largo della città portuale di Hodeida. La nave cisterna,  di 45 anni, è stata convertita in deposito galleggiante per il rifornimento delle altre petroliere, allo stato attuale conterrebbe 1,1 milioni di barili di petrolio greggio, la nave è ancorata nelle acque del Mar Rosso dal 2015 e, mostra perdite dallo scafo e secondo l’organizzazione non governativa Greenpeace potrebbe “esplodere” in ogni momento.

Le Nazioni Unite nei mesi scorsi avevano annunciato di aver raggiunto un accordo con i ribelli per consentire a una squadra tecnica di ispezionare la Safer e sviluppare un piano per la manutenzione.  Purtroppo, però, dopo mesi di negoziazioni e accuse da entrambe le parti, questo accordo è crollato la scorsa primavera, lasciando la nave ancora in grave stato di emergenza e in grado di causare un grave disastro ambientale.

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