Marina di Carrara nave incagliata, panne assorbenti per eventuale fuoriuscita di carburante

Giani Nave incagliata
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MARINA DI CARRARA – “Trasformeremo in positivo questo evento calamitoso impegnandoci fin da subito in una rapida costruzione del pontile, così identitario per la città di Marina di Carrara. La Regione sarà vicino al Comune e alla Prefettura nello sviluppo dei lavori perché il ripristino dei luoghi è un’esigenza fondamentale per il futuro”. Lo ha detto il governatore regionale Eugenio Giani nell’ambito di un sopralluogo a Marina di Carrara, insieme all’assessora all’ambiente Monia Monni, al prefetto, Arpat e tutti i soggetti coinvolti, alla nave Guang Rong che il 28 maggio scorso si è schiantata contro la banchina del pontile di Marina di Carrara a causa di condizioni meteo marine avverse.

Giani ha aggiornato sugli interventi volti ad arginare eventuali fuoriuscite di carburante dalla nave: “Già nella giornata di oggi – fa presente Giani – sono state predisposte le panne per delimitare l’eventuale fuoriuscita e le condizioni di sicurezza; domattina saranno rafforzate con una seconda circonferenza di panne. Allo stato attuale tutto lascia pensare che non vi siano fuoriuscite perché le cisterne non sono state alterate nell’urto; dopo che sarà tolto il gasolio dalle cisterne la nave sarà più leggera e potenzialmente in grado di essere rimossa”.

Le parole di Giani arrivano dopo che Arpat ha effettuato i campionamenti nell’area. Per l’agenzia ambientale “allo stato attuale, non ci sono segnalazioni di rilasci significativi di sostanze inquinanti dalla nave nell’area interessata”. L’assessora Monni ha spiegato che “i soggetti incaricati dall’armatore stanno posizionando due tipi di panne, quella più vicina alla nave, capace di trattenere le quantità di carburante eventualmente rilasciate e una più esterna”, che “invece ha una forte capacità di contenimento. Sono stati individuati quattro punti intorno alla nave – ha aggiunto Monni sottolineando come l’azione condotta segua un approccio teso a tenere insieme il legame fra la salute dell’ecosistema e quella umana -e ulteriori due punti più vicini alla riva, su cui sono stati effettuati i campionamenti chimici e biologici finalizzati a conoscere anche lo stato biologico delle acque, al fine di monitorare l’evoluzione delle matrici ambientali durante le fasi di rimozione del relitto.

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Arpat ha sottolineato che sull’area interessata sono stati fatti campionamenti finalizzati a conoscere anche lo stato biologico delle acque, in particolare fitoplancton, sedimenti e granulometria, al fine di monitorare l’evoluzione delle matrici ambientali durante le fasi di rimozione del relitto, secondo l’approccio one health che riconosce il legame indissolubile tra la salute dell’ecosistema e la salute umana.

 

 

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