LIVORNO – Il porto di Livorno si candida a diventare un hub di riferimento per il mercato della mobilità sostenibile: auto elettriche prodotte in Cina e destinate al mercato della vendita e del car sharing. Alla necessità del porto di avere maggiore spazio per ospitare le auto elettriche, risponde l’Interporto Vespucci, dedicando al settore delle auto elettriche un’area di circa 1000 mq di piazzale e 500 mq di aree coperte per svolgere attività di assemblaggio e refitting. Il Consorzio N.E. Mo.(Nuova Energia Mobile) di cui fanno parte le aziende italiane Sharen’ go, Green Energy Storage e Materials Mates Italia sarà il gestore dell’area.
E’ quanto è emerso nel corso di una riunione cui hanno preso parte il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Stefano Corsini, e i rappresentanti di CS group spa e Zhidou Electric Vehicle. La prima è una importante realtà in Italia, detentrice del marchio Share’n go, la seconda è una società leader nella costruzione di veicoli elettrici, costola della Shandong Xindayang Electric Vehicle, compagnia impegnata nella ricerca, sviluppo, produzione e vendita di mezzi di trasporto eco-compatibili.
Presenti anche il dirigente promozione e comunicazone della Port Authority, Gabriele Gargiulo; tre rappresentanti della Regione Toscana (Filippo Giabbani e Marco Bennici, del settore politiche e iniziative regionali per l’attrazione degli Investimenti e Vincenzo Naso, dell’assessorato all’Ambiente e all’Energia) e l’assessore alle attività produttive del comune di Portoferraio, Angelo Del Mastro, interessato agli ulteriori sviluppi che il car sharing potrebbe avere sull’isola d’Elba.
«Assieme a una realtà importante come Cobat – ha detto Emiliano Niccolai, della Cs group – stiamo brevettando un progetto che ci porti a certificare la storia di ciascuna batteria». Si tratta di una iniziativa che permetterà al Consorzio di raggiungere gli obiettivi per cui è nato: dare una seconda vita agli accumulatori agli ioni di litio usati nel car sharing: «Lo faremo classificando le celle di ciascuna batteria e riassemblando quelle ancora funzionanti in appositi power pack».
Quello della guida sostenibile sta diventando un business di primario livello nel panorama mondiale. Elettrificazione delle auto; guida autonoma; digitalizzazione e car sharing, sono settori che hanno mostrato negli ultimi anni una decisa accelerazione negli investimenti. Se dal 2010 al 2013 sono stati spesi per l’autonomous drive e per l’auto condivisa rispettivamente 0,1 e 0,3 miliardi di dollari, tra il 2014 e il 2017 il volume dei soldi investiti è aumentato in modo esponenziale raggiungendo quota 6,4 e 9,6 miliardi di dollari.
«Di qui a cinque anni verranno distribuite in Europa 30mila auto destinate al car sharing – ha detto Alfredo Bacci, ingegnere con oltre 30anni di esperienza in Fiat, fondatore di Cs Group e senior consultant della Zhidou – con i giusti incentivi Livorno potrebbe acquisire un ruolo strategico in questo mercato. Fondamentale è il progetto di riutilizzo delle batterie che il consorzio Nemo sta sviluppando».
Soddisfatto dell’incontro Del Mastro: «Ben vengano queste iniziative – ha detto – Portoferraio è da tempo attiva nel campo della diffusione del car sharing e riteniamo che le potenzialità del porto di Livorno in questo campo possano avere riflessi positivi anche sul territorio elbano».