Il presidente dell’Authority scrive alle compagnie crocieristiche per una raccolta di fondi a supporto di Venezia devastata dalle maree. Musolino afferma la mancanza di una connessione tra il fenomeno dell’acqua alta e la presenza delle navi nella Laguna
VENEZIA – Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, Pino Musolino, scrive una lettera alle tutte le compagnie armatoriali del comparto crocieristico che scalano la Laguna di Venezia. La lettera, diretta agli amministratori delegati, è per la raccolta di fondi a supporto di Venezia devastata dalle innondazioni che da una settimana non danno tregua alla città.
“Come amministratore pubblico incaricato di gestire il più importante polo economico e occupazionale dell’area veneziana (i porti lagunari impiegano oltre 19 mila lavoratori, di cui 4.500 nel solo settore crocieristico)” – scrive Musolino – “ritengo necessario supportare la popolazione che deve superare questa tragedia.
Sarebbe un messaggio di grande importanza da parte vostra e dell’intero comparto crocieristico se decideste di raccogliere dei fondi per sostenere la nostra città colpita e i suoi abitanti. Si tratterebbe di un segnale tangibile della vostra vicinanza a Venezia e un segno concreto che è possibile costruire un rapporto fiduciario tra l’industria crocieristica e la comunità veneziana”.
Inoltre il presidente dell’Authority nelle ore scorse, in un’intervista con AD Kronos, aveva sostenuto con forza la mancanza di una connessione tra il fenomeno dell’acqua alta e la presenza delle navi nella Laguna. “Sono un ambientalista e credo nell’ambientalismo” – aveva infatti detto Musolino – “Non credo tuttavia nei luoghi comuni, ma nella scienza. Non c’è alcuna incidenza tra il transito delle grandi navi da crociera a Venezia e il fenomeno dell’acqua alta». È categorico Pino Musolino, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, che, interpellato dall’Adnkronos, chiarisce un aspetto denunciato perlopiù da associazioni ambientaliste da sempre in prima linea contro il dannoso “crocierismo” per la Laguna.