Traghetto tunisino fermato nel porto di Genova dalla Guardia Costiera per carenze sulla sicurezza

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GENOVA.- La Guardia Costiera ha fermato  nel porto di Genova, il traghetto Carthage, battente bandiera tunisina.  Il fermo amministrativo è scattato nell’ambito delle attività di controllo dei requisiti di sicurezza della navigazione previste dal Port State Control  Si tratta dell’undicesimo provvedimento di detenzione dall’inizio dell’anno.

La nave, impiegata da anni sulla tratta di linea Genova–Tunisi, al momento dell’ispezione trasportava circa 150 passeggeri e altrettanti mezzi rotabili. Costruita nel 1998, con una stazza lorda di 31.000 tonnellate, l’unità è stata sottoposta a una visita “estesa” prevista dal D.Lgs. 37/2020, normativa che disciplina le ispezioni periodiche sulle navi ro-ro passeggeri, al fine di verificarne la conformità agli standard di sicurezza europei.

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L’ispezione, condotta da un team specializzato della Guardia Costiera, ha interessato tutte le aree di bordo: dalla plancia di comando alla sala macchine, passando per gli alloggi dell’equipaggio e i ponti esterni. Durante i controlli è stata eseguita anche un’esercitazione antincendio, utile a valutare il livello di preparazione del personale.

Al termine delle verifiche, sono emerse numerose deficienze, alcune delle quali classificate come gravi, che hanno portato al fermo immediato della nave. In particolare, le criticità hanno riguardato la manutenzione ed il corretto funzionamento dei dispositivi atti ad evitare possibilità di allagamento, i sistemi di sicurezza antincendio e di monitoraggio e controllo degli apparati in sala macchine.

La Carthage potrà riprendere la navigazione solo dopo aver corretto tutte le anomalie riscontrate e superato una nuova ispezione di rilascio da parte del team PSC e solo a seguito di un audit addizionale sul sistema di gestione della Compagnia, richiesto dall’Amministrazione di bandiera.

Sull’episodio è intervenuto l’ammiraglio Antonio Ranieri, comandante del porto di Genova e direttore marittimo della Liguria, che ha sottolineato l’importanza dei controlli ispettivi a bordo delle navi che solcano il sorgitore genovese:

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“Le attività ispettive, come quella svolta in questi giorni, vengono condotte da personale altamente qualificato, formato attraverso un percorso nazionale e internazionale di grande impegno. Questa specializzazione garantisce professionalità e rigore nell’applicazione delle norme per assicurare trasporti marittimi sicuri, la tutela dell’ambiente e condizioni di vita dignitose a bordo”.

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