Durante i primo viaggio del neo presidente sudcoreano, Lee Jae Myung, negli Stati Uniti e il primo incontro con Trump, di lunedì alla Casa Bianca, è stato definito un ampio piano di cooperazione bilaterale con la sottoscrizione di numerosi MoU per i diversi settori industriali.
L’accordo bilaterale, annunciato a fine luglio da Trump, con cui la Corea del Sud assicura agli Stati Uniti 350 miliardi di dollari per investimenti nei vari settori, prevede di destinarne un’ampia parte (150 miliardi di dollari) al rilancio dell’arrugginita industria cantieristica navale statunitense. Facendo seguito alla politica lanciata da Trump per contrastare la supremazia cinese sui mari, con lo slogan:“Make America Shipbuilding Great Again”.
Una scommessa, quella di Seoul sugli Stati Uniti, che non riguarda solo il rilancio dei cantieri con la promessa di nuovi posti di lavoro specializzati negli stati swing, ma mira soprattutto a consolidare i legami politici e commerciali con Trump e a mantenere dazi più morbidi per le merci coreane.
Secondo l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, i principali MoU sono stati firmati nell’ambito di una tavola rotonda economica alla quale erano seduti 16 leader d’impresa sudcoreani, tra i quali il ceo di Samsung Heavy (Choi Sung-an) e 21 dirigenti aziendali americani.
Accordi per la cantieristica navale
Nell’ambito degli accordi per la cantieristica navale, centrale il piano di sviluppo della coreana Hanwha Ocean a Filadelfia, il nuovo piano industriale mira ad accelerare la produzione facendola salire da meno di due navi all’anno a 10 unità entro il 2035. Hanwha Ocean Co., Ltd lo scorso anno aveva acquisito il cantiere di Filadelfia, Philly Shipyard, per 100 milioni di dollari, adesso si prepara ad una nuova iniezione finanziaria puntando ad un nuovo giro d’affari, dagli attuali 400 milioni ai 4 miliardi di dollari entro il 2035.
A sostenere lo sforzo di Seoul sull’industria cantieristica navale statunitense altri due MoU siglati nell’ambito dell’incontro di lunedì:
Il primo riguarda un nuovo fondo di investimento congiunto da 2 miliardi di dollari di Hyundai e Korea Development Bank con Cerberus al fine di finanziare le nuove costruzioni navali statunitensi e offshore.
Il secondo riguarda il maggiore costruttore navale sudcoreano, Samsung Heavy Industries, che ha siglato una partnership strategica con Vigor Marine Group per collaborare alla manutenzione, riparazione e revisione (MRO- maintenance, repair and overhaul) delle navi di supporto della Marina Militare statunitense.
Vigor Marine Group è specializzata in MRO per la Marina Militare statunitense e per la costruzione di navi speciali, con cantieri navali e impianti di lavorazione certificati dalla Marina in Oregon, Washington, California e Virginia.
Choi Sung-an, ceo di Samsung Heavy Industries ha commentato: “Siamo profondamente onorati di collaborare con Vigor Marine Group, uno dei principali costruttori navali di manutenzione, riparazione e revisione (MRO) negli Stati Uniti” – lo riferisce l’agenzia di stampa coreana Yonhap – “Ci impegneremo a fornire servizi MRO di livello mondiale e a gettare le basi per la costruzione di navi mercantili e navi di supporto negli Stati Uniti, sulla base di questi risultati”.
Il gruppo cantieristico coreano ha specificato di volere ampliare la cooperazione anche nell’ambito della formazione per i lavoratori del settore cantieristico. Gli ostacoli non sono pochi e potrebbero essere necessari anni per formare i lavoratori locali e aumentare la produzione. Se si considera l’obsolescenza delle infrastrutture cantieristiche, la carenza di lavoratori qualificati, le restrizioni del protezionismo americano del Jones Act e una catena di approvvigionamento non adatta alla moderna produzione.













