Un marittimo ucraino è accusato di aver tentato di affondare lo yacht di lusso a bordo del quale era imbarcato poichè di proprietà di un armatore russo. L’imbarcazione si trovava in prossimità di Palma de Majorca quando l’uomo, Taras O. d 55 anni, secondo le dichiarazioni rilasciate dallo stesso alle autorità spagnole, avrebbe deciso di agire contro la proprietà di Mikheev come rappresaglia per l’invasione militare russa in Ucraina, aprendo quindi la valvola della sala macchina e facendo entrare l’acqua nei locali.
Il marittimo, direttore di macchina, ha dichiarato di essere cittadino ucraino e di aver lavorato a bordo dello yacht di Mikheev per dieci anni, questo come riferito dal marittimo sarebbe il presidente del conglomerato statale russo (Rosboronexport) per l’esportazione di armi.
Il direttore di macchina avrebbe chiesto al resto dell’equipaggio – tutto di nazionalità ucraina – di abbandonare la l’imbarcazione e di lasciarla affondare, l’equipaggio invece si è rifiutato impedendo alla barca di affondare. Quando è arrivata la polizia spagnola, Taras o. si è assunto la piena responsabilità del gesto.
“Il mio capo è un criminale, vende armi che uccidono il popolo ucraino”, ha detto a un giudice durante l’udienza come riportato dal Majorca Daily Bulletin. Aggiungendo di non aveva rimorsi per quanto fatto.
Il Lady Anastasia è uno yacht costruito nel 2001 di 48 metri di lunghezza, può ospitare 10 passeggeri e 9 membri dell’equipaggio. Le autorità spagnole stanno tentando di identificare l’identità dell’armatore della Lady Anastasia, poiché la proprietà fa capo ad una holding.