Le tre Alleanze colpite da 435 blank sailing, l’effetto arriva sui porti

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Le tre alleanze 2M alliance, THE Alliance e Ocean hanno annunciato 435 cancellazioni per il secondo trimestre 2020, pari a 7 milioni di teu di calo della domanda  – Un andamento che sembrerebbe destinato a protrarsi per parecchi mesi. Tra le compagnie, Hapag Lloyd: annuncia booking non oltre 6 settimane di anticipo.

Lucia Nappi

Con l’emergere e poi l’aggravarsi della crisi determinata dal coronavirus, l’attività economica si è arrestata in gran parte del mondo e i maggiori player del trasporto marittimo di container hanno affrontato il calo della domanda  con la contrazione delle linee. Sono 435 i blank sailing annunciati nel secondo trimeste di quest’anno dalle maggiori alleanze, secondo l’analisi della società di consulenza danese Sea Intelligence, che corrisponderebbe ad un calo della domanda valutato attorno a 7 milioni di teu.

Dall’analisi dell’annullamento delle partenze delle tre principali alleanze emerge che 2M alliance e THE Alliance hanno annunciato programmi di blank sailing fino alla fine del secondo trimestre. In particolare sulle linee del Transpacifico, le tre alleanze perdono del 17-24% nel periodo che va dalla seconda settimana di aprile alla terza di maggio (settimane 15-21). Mentre per le settimane successive fino alla fine di giugno (settimane 22-27) 2M e THE Alliance prevedono una contrazione del 19-21%, e Ocean Alliance al momento ha annunciato solo il 6% della riduzione dei servizi, ma è prevedibile che seguiranno altre contrazioni.

Hapag Lloyd, booking non oltre 6 settimane di anticipo (Stati Uniti)
Hapag Lloyd ha annunciato che per i servizi da e per gli Stati Uniti non accetterá prenotazioni anticipate per un periodo superiore delle 6 settimane. La decisione della compagnia farerebbe pensare la previsione del rallentamento dei traffici anche nei mesi a venire. Naturalmente questa può essere la visione di una compagnia e sarà da verificame come si muoveraranno le altre alleanze e le altre compagnie.
L’effetto sulla catena logistica
Sicuramente è un chiaro segnale che la riduzione dei servizi è destinato a protrarsi per un periodo non breve, con inevitabili ricadute sulla catena logistica. Pertanto lo scenario prevedibile è che porti, terminali e operatori coinvolti da questa pianificazione dovranno continuare ad avere una operatività “flessibile e adattabile” anche per il prossimo futuro.

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Negli USA il Coronavirus non rallenta - Le compagnie continuano i blanck sailing

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