La flotta italiana messa a rischio dall’abolizione del superticket sanitario?

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Intervento di Confitarma: La soppressione del credito d’imposta sulle retribuzioni dei marittimi imbarcati su tutte le navi battenti bandiera italiana nell’emendamento per l’abolizione del superticket sanitario.

ROMA – E’ stato presentato alla 5° Commissione del Senato, che attualmente sta esaminando la Legge di Bilancio, un emendamento per l’abolizione del superticket sanitario (emendamento 41.0.40), sul quale si stanno cercando convergenze politiche in vista delle prossime elezioni. l meccanismo del superticket prevede sulle prestazioni specialistiche e ambulatoriali il pagamento di una quota fissa per ricetta di 10 euro.va gradualmente rivisto. Questa super tassa è stata introdotta dalla finanziaria 2011 governo Berlusconi, sebbene partorita nel 2007 dal governo Prodi, consentendo però alle Regioni di adottare, in alternativa, misure differenti che assicurino lo stesso gettito, in aggiunta rispetto alle misure eventualmente già vigenti. 
 
Confitarma interviene sull’argomento e rende noto quanto segue:  “Una prima versione dell’emendamento ha ricevuto parere contrario da parte del vice ministro all’Economia, Enrico Morando, riguardo alla copertura individuata, che consisteva nella soppressione del fondo per le esigenze indifferibili, previsto dalla stessa legge di bilancio. 
Pertanto, il testo dell’emendamento, riformulato, è stato ripresentato indicando come copertura la soppressione del credito d’imposta sulle retribuzioni dei marittimi imbarcati su tutte le navi battenti bandiera italiana iscritte al Registro internazionale. Al momento l’emendamento 41.0.40 è stato accantonato per valutazioni da parte del Governo.
Confitarma non interviene nelle valutazioni di tipo politico legate alla manovra e tanto meno è ostile alla eventuale soppressione del superticket. 
È evidente peraltro che, se tale emendamento venisse accolto, l’impatto sulla flotta mercantile battente bandiera italiana sarebbe dirompente con una obbligata e immediata dismissione di tale bandiera. Verrebbero pertanto meno sia il “gettito fiscale” che – fatto ancor più grave – l’occupazione italiana.
L’auspicio è quindi che dalla politica, dal Governo e dal confronto parlamentare scaturiscano scelte responsabili tali da non danneggiare il settore su cui ruota l’economia del mare che ogni anno produce 32,6 miliardi di euro e occupa 471.000 persone.
Paradossalmente, la soppressione del comma 1 dell’articolo 4 della legge 30 del 1998 (istitutiva del Registro internazionale) cancellerebbe proprio quelle risorse che l’emendamento ha individuato per finanziare la soppressione del superticket e vanificherebbe le positive ricadute occupazionali ottenute negli ultimi 20 anni con il raddoppio della flotta italiana.”
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