VENEZIA – Un progetto architettonico-ingegneristici ridefinirà il waterfront dell’area portuale di Venezia in zona Marittima esternamente alla perimetrazione doganale S. Andrea e S. Marta. L’area denominata ex platea lavaggi, è stata riconsegnata all’Autorità di Sistema Portuale da RFI a seguito di un accordo siglato nel maggio 2018 tra i due soggetti che poneva fine a un contenzioso pluridecennale sulla titolarità dei terreni. La ridefinizione progettuale dell’area, che prevede la redazione di un Masterplan di interventi, è stata affidata dall’Autorità di Sistema Portuale ad un consulente esterno.
“Stiamo lavorando per recuperare il waterfront veneziano con l’intento di operare una compenetrazione virtuosa delle aree portuali con quelle residenziali confinanti” dichiara il presidente dell’ente portuale Pino Musolino. “Ora la nostra priorità è decongestionare la viabilità mettendo il traffico di pedoni e mezzi in sicurezza e la realizzazione di un parcheggio nell’area ex platea lavaggi permetterà di fare questo, dando anche la possibilità successivamente di eliminare una parte dei parcheggi auto da S. Basilio. Questo progetto, però, è solo un tassello di una strategia di riqualificazione più elaborata che darà nei prossimi mesi ulteriori risultati e che mira a rendere le aree di Marittima, S. Andrea, S. Marta e S. Basilio un modello di convivenza intelligente, sostenibile e proficua tra attività portuali produttive, servizi e aree residenziali, qualificando con positive azioni concrete le relazioni tra il Porto e la Città”.